mercoledì 9 Ottobre 24

Operazione “Mare Nostro”: blitz antimafia nelle province di Matera e Taranto

Coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, l’operazione coinvolge 200 agenti contro il clan Scarcia/Scarci con numerosi fermi per estorsione e traffico di armi

Dalle prime ore di questa mattina è in corso “Mare Nostro”, un’intensa operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza nelle province di Matera e Taranto. Forze combinate della Direzione Investigativa Antimafia, la Squadra Mobile della Questura di Taranto, il R.O.S. dei Carabinieri, le Compagnie di Policoro e le unità della Guardia di Finanza di Taranto sono intensamente coinvolte nel dare esecuzione a numerosi decreti di fermo.

I provvedimenti riguardano individui sospettati di appartenere al clan Scarcia/Scarci, una confederazione mafiosa attiva sul litorale jonico lucano, oltre ad essere accusati di numerosi altri reati che includono estorsione, illecita concorrenza, detenzione e porto illegale di esplosivi e armi, per un totale di 83 capi d’accusa.

L’operazione vede attualmente impegnati circa 200 unità tra il personale delle diverse Forze di Polizia oltre a mezzi, unità cinofile, elicotteri ed altre unità.

AGGIORNAMENTO ORE 16.00

Secondo quanto accertato dall’accusa, attraverso l’intimidazione e l’estorsione, l’organizzazione avrebbe costretto i pescatori del litorale di Scanzano Jonico e Policoro a cedere una parte del prodotto pescato in cambio di una ‘autorizzazione’ per poter portare avanti le loro attività di pesca.

Il Pubblico Ministero, in un’altra circostanza, ha individuato anche il danneggiamento della barca di un pescatore costretto, successivamente, ad eseguire delle riparazioni ad alcune barche di proprietà della presunta organizzazione mafiosa, senza ricevere un corrispettivo, e sarebbe stato anche costretto a versare una somma di 2000 mila euro mensili per poter esercitare la sua attività di pescatore.

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