Il pianista Remo Anzovino in Puglia con il tour “Atelier” per celebrare i vent’anni di carriera, racconta il legame profondo con Taranto e l’emozione di suonare per la città ionica
«Taranto è nel mio cuore». Lo ha dichiarato Remo Anzovino in un’intervista a Tgr Puglia alla vigilia del suo concerto barese. Il celebre pianista e compositore friulano (di origini napoletane), considerato tra i più originali ed eclettici della scena musicale contemporanea, non ha nascosto l’emozione legata al suo rapporto speciale con la città ionica.
«Ho suonato tantissimo in Puglia. Taranto mi ha incantato quando, nel 2021, fui scelto come primo compositore per il bellissimo progetto Quadri Sonori, dove l’orchestra della Magna Grecia, diretta da Piero Romano, affida a un musicista la traduzione in musica di un monumento o di un luogo di culto della città. Io misi in musica la Concattedrale Gran Madre di Dio di Giò Ponti. Fu uno dei primi grandi eventi con il pubblico in presenza dopo la pandemia: un momento di grandissima emozione, sia a livello umano sia professionale. Poi sono tornato per i concerti di Pasqua due anni fa. Insomma, Taranto ha lasciato un segno profondo in me».
Un legame raro, quello tra un artista e una città capace di parlare all’anima, di ispirare e lasciare ricordi indelebili. Taranto, con la sua bellezza architettonica e il suo spirito resiliente, si conferma un luogo che sa incantare anche gli artisti più affermati.
Con questo ricordo nel cuore, Anzoino è tornato in Puglia sabato 3 maggio ed è salito per la prima volta sul palco del Teatro Forma di Bari, portando in scena “Atelier”, il nuovo tour legato all’album omonimo pubblicato a gennaio 2025 per festeggiare i suoi vent’anni di carriera.


