Trentatré imbarcazioni hanno partecipato alla competizione costiera di 130 miglia, dalla Basilicata al Salento. Vittoria per X-Lion di Leone Pellè nella categoria ORC e Met White Whales di Lello Brancati tra i multiscafi
Una nuova stella brilla nel firmamento della vela d’altura italiana: la Jonica 130, regata costiera che ha fatto il suo debutto dal 9 all’11 maggio, si è rivelata un successo oltre le aspettative. La competizione, che ha visto la partecipazione di 33 imbarcazioni, ha coperto un percorso di 130 miglia nautiche lungo le coste del Mar Ionio, dalla Basilicata al Salento.

Partita dal Porto degli Argonauti di Marina di Pisticci, in Basilicata, la flotta ha attraversato quattro gate costieri: Taranto, Campomarino di Maruggio, Porto Cesareo e Gallipoli, dove è stato effettuato il giro di boa per il rientro. Le condizioni meteo variabili, caratterizzate da tratti di forte pioggia e vento sostenuto, hanno messo alla prova le capacità degli equipaggi.
Nella classifica ORC in tempo compensato, il primo gradino del podio è stato conquistato da X-Lion, l’X-35 di Leone Pellè, seguito dal Farr 39 Flash di Andrea Milizia e dal Dufour 40 P Soft di Marco Andrisano. Tra i multiscafi, la vittoria è andata a Met White Whales, il Cateco 43 di Lello Brancati.
L’evento, tappa ufficiale del Campionato Italiano Multiscafi, ha visto la collaborazione di sei Circoli velici e il supporto di numerose istituzioni locali. “La Jonica 130 non è solo una regata, ma un’occasione per valorizzare il nostro mare, le nostre coste e la cultura della vela d’altura”, hanno dichiarato l’ideatore Andrea Milizia e il presidente del Cv Argonauti Antonio De Nicolò.
Parallelamente si è svolta anche la Jonica 65, una “regata nella regata” con arrivo a Gallipoli, vinta dal Millennium 40 XMas di Massimiliano Rella. La manifestazione ha anche mostrato il suo lato sociale, includendo la partecipazione di associazioni impegnate in percorsi di giustizia riparativa. Il successo di questa prima edizione ha già posto le basi per il futuro: l’appuntamento è già fissato per il 2026, confermando il Mar Ionio come teatro ideale per le grandi competizioni veliche.