Blocco stradale dell’autostrada A1, all’altezza di Frascati est, da parte dell’Usb; pronto il corteo di Fim, UIlm e Fiom, che giungerà davanti a Palazzo Chigi
E’ in corso dalle prime ore di questa mattina, a Roma, il sit-in di protesta dei sindacati e dei lavoratori ex Ilva: l’autostrada A1 è stata bloccata dal corteo dell’Usb un chilometro prima dell’uscita per la capitale, all’altezza della stazione di servizio Frascati est; sul posto è intervenuta la Polizia a monitorare la situazione. Tuttavia, non sono stati registrati particolari disagi alla circolazione, il blocco stradale è durato, in tutto, 15 minuti.
“Siamo partiti in 200 da Taranto, il blocco dell’autostrada è soltanto nostro” ha rivendicato Franco Rizzo, dell’esecutivo confederale Usb, che non ha promosso lo sciopero di oggi ma ha ugualmente aderito alla protesta.
I lavoratori e i delegati di Fim, Fiom e Uilm, invece, sono partiti la notte scorsa da Taranto in 7-800 con diversi pullman, e sono già pronti per il corteo che muoverà da piazza dell’Esquilino a piazza Santi Apostoli.
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ORE 10:00 Fonti sindacali comunicano che i segretari generali di Fim Fiom Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella, sono stati convocati oggi a Palazzo Chigi alle 11.15 per discutere del futuro di Acciaierie D’Italia.

ORE 11:00 “Sono stati dilapidati fondi pubblici per circa un miliardo di euro, a favore di una fabbrica devastata, sull’orlo del fallimento, che produce solo cassa integrazione e licenziamenti”.
Così il segretario generale della Uilm Taranto, Davide Sperti, durante la manifestazione dei sindacati Fim, Fiom e Uilm in corso questa mattina a Roma.
“Il governo deve decidere da che parte stare – afferma Sperti – se vuole continuare a trattare con Arcelor Mittal non può farlo a nome dei lavoratori e dei cittadini di Taranto. E’necessario che l’esecutivo mantenga le sue promesse, cambiando la governance dell’ex Ilva e intervenendo nella gestione della fabbrica, per dare un indirizzo ambientale, produttivo ed occupazionale ad oggi totalmente assente”.