“L’alternativa quindi è costringere Mittal a pagare o prendere atto che quella roba lì è fallita”
“Ho sempre pensato che la gestione mista, Stato -privato, fosse impossibile quindi ora, o si ripristina l’accordo originale del 2018, ma non credo sia oggettivamente possibile; o il governo la deve riportare amministrazione straordinaria sapendo che si dovrà rifare una gara internazionale, visto che l’acciaio è un settore che ha un livello cogente di norme sugli aiuti di Stato molto forte. L’alternativa quindi è: o costringere Mittal a pagare, ma andava fatto da tempo oppure si deve prendere atto che quella roba lì è fallita”. A dichiararlo il leader di Azione Carlo Calenda sulla gestione del siderurgico.
“Questo è esattamente quello che è successo per ogni crisi industriale perchè non c’è più nessuno che prenda di petto la questione- sottolinea – semplicemente una mattina ti svegli e non c’è più l’industria dell’auto o dell’acciaio e tutti a dire non è colpa mia, è colpa dell’Europa o di mia zia o di quelli che c’erano prima”.…”Un paese di matti che non vuole pagare le sue scelte assurde”. (AGI)