Nella seduta del Consiglio comunale che si è svolta nella giornata di ieri, la mozione che chiedeva al sindaco di rinnovare il management di Kyma Ambiente ha ottenuto solo 12 voti favorevoli: decisivo il no di Luigi Abbate
Nella giornata di ieri, lunedì 11 marzo, una nuova riunione del Consiglio comunale tarantino, in modalità question time.
Numerosi i punti all’ordine del giorno, tra cui spicca la mozione su Kyma Ambiente, presentata dal consigliere comunale Gianni Liviano, con cui si invita il sindaco, Rinaldo Melucci, a sostituire i vertici dell’azienda con un management dalle competenze adeguate a gestire l’emergenza rifiuti in cui versa la città.
Luca Contrario, di “Una Strada diversa” spiega le ragioni per cui voterà a favore della mozione: “Nel quadro di una rotazione isterica che ha coinvolto un po’ tutto e tutti, sorprende che proprio Kyma Ambiente sia risparmiata dal cambio del management, specie alla luce dei fallimenti oggettivi che ha riportato. Un rinnovamento dei vertici potrebbe spingere l’intero Consiglio comunale a lavorare per mettere in sicurezza l’azienda”.
Anche per il consigliere Antonio Lenti, di Europa Verde, è necessario un radicale cambio di passo che implementi la differenziata e la estenda a tutta la città: “Se questa sarà la via avrete il nostro appoggio”, conclude.
Luigi Abbate afferma che è innegabile che ci siano delle forti criticità su Kyma Ambiente: “Il mio voto a questa mozione, tuttavia, sarà contrario, dal momento che è stata presentata da chi ha amministrato la città durante questa gestione disastrosa”.
Segue un momento di bagarre tra i consiglieri, dopo il quale interviene Walter Musillo, di “Una Svolta Liberale”, che spiega il voto favorevole alla mozione del proprio gruppo consiliare: “Forse non avrei cassato l’opzione dell’intervento dell’esercito avanzata in agosto da Liviano, date le condizioni terribili della città; il management attuale di Kyma Ambiente accusa altri soggetti politici di provocare la disfatta dell’azienda per arrivare alla privatizzazione. Lo ribadiamo: noi vogliamo che l’Amiu rimanga pubblica, è chi la gestisce in maniera così disastrosa che forse ne vuole il fallimento per arrivare alla privatizzazione. L’obiettivo di Mancarelli è questo, per noi”.
Interviene successivamente il consigliere Mario Odone, del M5S: “Voterò a favore della mozione: ho già espresso la mia posizione su Kyma Ambiente tante volte”.
“Anche noi voteremo convintamente a favore della mozione presentata da Liviano”, afferma il consigliere Lucio Lonoce del Pd, seguito dal capogruppo di Fratelli d’Italia di Giampaolo Vietri, che ha presentato l’emendamento che include le immediate dimissioni di Giampiero Mancarelli. “Sono stati investiti milioni di euro ma la percentuale della differenziata scende, la città fa schifo, aumenta per tre anni di fila la TARI e si sospende il servizio notturno di pulizia delle strade: e che si fa? Si conferma Mancarelli, che è stato oggettivamente incapace di gestire la situazione”.
La mozione viene poi messa ai voti, ma non passa in quanto ottiene solo 12 voti favorevoli su 25 presenti e 13 contrari.
Decisivo, anche in questo caso, il voto di Luigi Abbate, che si schiera di fatto con la maggioranza.