La delegazione governativa incontrerà alle ore 19 i sindacati e alle ore 20 le associazioni dell’indotto. Metinvest: “Abbiamo messo in piedi una task force per studiare l’ex Ilva”
Doppio tavolo tecnico questa sera, a Palazzo Chigi, sull’ex Ilva di Taranto: la delegazione governativa incontrerà alle ore 19 i sindacati e alle ore 20 le associazioni dell’indotto.
All’ordine del giorno la ripartenza del siderurgico tarantino, che si sta rivelando piuttosto complessa dopo la dichiarazione dello stato d’insolvenza di Acciaierie d’Italia e delle sue controllate e l’avvio dell’amministazione straordinaria.
Tante le criticità da affrontare: dalla crisi di liquidità, cui far fronte con il prestito ponte di 320 milioni di euro, la cui metà dovrebbe giungere entro metà aprile, alle ulteriori e ingenti risorse per l’acquisto delle materie prime, il pagamento delle bollette scadute del gas ad Eni e Snam, la manutenzione degli impianti e il percorso di decarbonizzazione.
Non ultima la questione ambientale, dopo la protesta delle associazioni ambientaliste a seguito dei recenti picchi di benzene segnalati nella zona industriale dalle centraline ARPA.
Infine, il piano industriale a cui lavorano i commissari Fiore, Quaranta e Tabarelli, che dovrà essere credibile se si vuole convincere l’Unione europea che il prestito non si configura come un aiuto di Stato e che potrà comunque essere restituito nei tempi previsti.
Intanto, nella giornata di ieri, il gruppo ucraino della siderurgia, Metinvest, si è espresso a proposito dello stabilimento tarantino: “Urso ci ha chiesto di guardare anche a Taranto per un possibile intervento nel rilancio – ha dichiarato l’ad del gruppo, Yuriy Ryzhenkov – e noi abbiamo messo in piedi una task force per analizzare la situazione e gli scenari. Al momento il nostro impegno principale è Piombino”.