Neanche il tempo di licenziare il secondo – e definitivo – masterplan che subito bisogna fronteggiare un altro problema. Le opere da appaltare, cioè tutte, subiranno incrementi percentuali importanti. Dove reperire le risorse? Sono sempre più Giochi pericolosi quelli che dovranno tenersi a Taranto nel 2026
Non c’è pace per i Giochi del Mediterraneo di Taranto. Neanche il tempo di licenziare il secondo masterplan che subito scoppia la grana del nuovo prezzario regionale dei lavori pubblici. Tradotto: dal 1 luglio, le opere che andranno appaltate avranno un incremento percentuale di costi. Cioè: tutti gli impianti sportivi alla fine. Ai 275 milioni di euro complessivi, quindi, bisognerà aggiungerne degli altri. Dove andranno reperiti? Dai possibili ribassi di gara? Dalle risorse accantonate dai Comuni per eventuali imprevisti? Bisognerà chiedere un ulteriore supplemento di denaro al Governo? Secondo una prima stima previsionale potrebbero servire all’incirca altri 20 milioni di euro.
Esiste, poi, il problema che riguarda l’organizzazione dei Giochi. La logistica che accompagna – e sovraintende – eventi internazionali del genere. I trasporti, il villaggio olimpionico, per intenderci. Nelle casse del Comitato organizzatore non c’è, allo stato attuale, neanche un euro. Servirà trovare, anche in questo caso, non meno di 30 milioni di euro. Sono Giochi pericolosi i nostri. Sempre e comunque.