Pallini: “Dov’era durante i drammi del lavoro? Le nostre proposte sono sempre state sul tavolo, mentre Lei scivola nel gradimento dei cittadini”
“Non siamo soliti rispondere a repliche sterili e che non offrono beneficio alcuno alle persone perché abbiamo cose molto più serie cui pensare che sono i problemi di queste, ma dopo aver riscontrato attentamente la Sua nota stampa di ieri, che rilevo poco degna di nota e rovinosa sul piano di improperi, peraltro individuali, ritengo doveroso rispondere punto su punto al Suo compiuto sproloquio”. Lo afferma in una nota il coordinatore Uil Taranto, Pietro Pallini, in risposta alle dichiarazioni del Sindaco Melucci.
“Un gemito che attesta l’impronta di chi, non solo non consegna valore alcuno ai problemi della città che Lei amministra, ma mette tristemente a nudo un vuoto politico che si rileva tale anche dinanzi a dati statistici impietosi e che il sindacato è in dovere di richiamare. Lei nella Sua funesta performance non ha lesinato nel deridere me, la Uil e l’allarme lanciato dal nostro approfondimento, ma questo conoscendoLa c’era anche da aspettarselo. Per fortuna non tutto è perduto, tanto che il report della Uil è stato ricondotto al un articolo nazionale molto ben strutturato de “Il manifesto”, che assevera quanto da noi sollevato.
Dati e dettagli attraverso i quali ci saremmo aspettati che Lei da Primo cittadino approfondisse, perché avvertono anche chi è meno avvezzo alla politica, che a Taranto mentre si ricercano spasmodicamente equilibri di Palazzo, ci si sta giocando quello che è chiamato futuro del nostro territorio, delle nostre persone, dei nostri lavoratori.
Lei dissimula e nasconde il vero quando asserisce che il Sindacato non è più quello di una volta. Ci sarebbe da sorridere, se a prevalere non fosse il pianto, atteso che trovo più vantaggioso l’eventuale vuoto di protagonismo da parte del coordinatore provinciale Uil al cospetto di un vuoto politico assoluto nell’interesse collettivo, sideralmente equidistante dal contatto e confronto con le Parti sociali e dalla moltitudine di problemi dei lavoratori e delle persone di questa città.”
La Uil riscontra nelle parole del Sindaco Melucci un temerario attacco al sindacato misto a quello sul piano individuale di chi pro temporalmente la rappresenta, attraverso parole irrispettose che mirano dritto al cuore della coesione di un territorio che per uscire dal guado non necessita di isolamento, ma si condivisione nel corollario dell’unione di intenti, ognuno per il proprio ruolo rispettosi di questo.
“Lei sostiene il contrario del vero quando cita confusamente la vertenza Hiab asserendo di non aver visto la mia persona al fianco tanto di quei lavoratori, quanto di quelli della Leonardo nel solleone di questi giorni. – Prosegue Pallini – Questa affermazione oltre ad essere delirante, è la risultante di chi non conosce i fatti perché non solo non dialoga col sindacato, ma ne evita puntualmente il confronto. Attestazioni di chi, tristemente scollato dalla realtà, mostra non conoscere neppure la missione di un sindacato oltre che la sua struttura, finanche confondendo le categorie con la confederazione, cosa fanno le une e cosa l’altra.”
Il coordinatore della Uil non perdona al primo cittadino ionico la sua assenza mentre si consumavano e continuano a consumarsi drammi del mondo del lavoro a Taranto. “Non citi solo Hiab e Leonardo, si chieda piuttosto Lei dov’era durante le decine e decine di mobilitazioni, scioperi e presidi a partire da Acciaieria d’Italia, l’ex ILVA, Leonardo, ex TCT, Cemitaly, ex Albini, Kyma Ambiente e Mobilità, Pubblica amministrazione, Centro per l’impiego Taranto ed ex Isolaverde, solo per citarne alcune. – Si legge nella nota – Neppure una nota stampa da parte Sua come segno di vicinanza al dramma dei lavoratori e delle famiglie, molti dei quali suoi concittadini. Fa specie assodare che i Suoi comunicatati stampa partano a razzo non appena qualcuno prova a contraddirla, in questo Lei si mostra più lesto di Speedy Gonzales davanti alla tastiera di un PC.
Lei Deforma il vero quando sostiene che sono mancate le proposte della Uil, nulla di più incorretto. Le nostre proposte e i nostri progetti sono sempre gli stessi che hanno animato il confronto nelle aule dei competenti Ministeri e Palazzo di Città, da oltre di 12 anni. – prosegue – Le nostre proposte e la nostra determinazione nel silenzio assordante, anche il Suo, ha evitato che a Taranto si consumasse il delitto perfetto tra disputa del diritto alla Salute e Lavoro, entrambe negati.
Pallini affronta la questione della Sanità. “Fossi in Lei, francamente mi sarei preso un fiato in più di respiro prima di nominare gli Operatori della sanità, nell’interesse di questi e di un sistema sanitario in frantumi nella Sua città. L’ombra della sua persona non la si è potuta vedere neppure col cannocchiale nella moltitudine di iniziative sindacali. – Si legge nella nota – Abbiamo provato a scorrere i numerosi eventi che la Uil ha condotto nella città di cui Lei è Primo cittadino, a tutela di una Sanità che davvero resti pubblica ed a portata di tutti, ma nulla.
Lei inventa una verità di sana pianta quando definisce la Uil un sindacato che si fa portare maldestramente fuoristrada dalla politica e di schieramento. Ciò è limpida fabulazione, di tratti straordinariamente inqualificabili. Una caduta di stile in perfetta sintonia col suo indice di gradimento. – Afferma – La laicità della nostra organizzazione è un qualcosa per noi inviolabile, al pari delle libertà e di cui ne siamo profondamente orgogliosi, peraltro ben nota ad ogni schieramento politico. Essere laici si traduce in prezzo da pagare, che non tutti sono disposti a pagare, ma che rende liberi.
Si chieda Sig. Sindaco, infine, che séguito ha dato al Protocollo CGIL – CISL – UIL sulla Governance dello sviluppo dell’area Ionica e Fondi per Taranto (PNRR, CIS, JTF, FSC, SIE) sottoscritto nel lontano aprile 2023.
La saluto speranzoso che la prossima volta concentri la Sua attenzione meno sulla Uil e più sui numeri che Le abbiamo consegnato, che impietosi per Taranto non prestano fianco alcuno alla interpretazione della politica e di schieramento. – Conclude Pallini – Ci risponda su quelli, posto che oltre al dato statistico, Lei possegga anche volontà e coraggio per commentarli, soprattutto per ridurli.”