Successo al primo incontro dell’Unione Sindacale Italiana Marina: esperti e rappresentanti discutono la nuova normativa che tutela i diritti del personale in divisa
Grande affluenza al Circolo Ufficiali della Marina Militare di Taranto per il primo convegno dell’Usim (Unione Sindacale Italiana Marina) sul tema “Attività sindacale militare, riflessioni sulla normativa di settore”. L’evento, che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti dei comandi ed enti della Marina Militare della provincia ionica, ha fatto il punto sulla nuova normativa che disciplina i diritti sindacali del personale in divisa.
L’Usim, costituita il 27 novembre 2024 e già punto di riferimento per il personale della Marina Militare e del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, si propone di tutelare i diritti dei militari e delle loro famiglie, in un delicato equilibrio tra rappresentanza sindacale e specificità della professione militare. “È fondamentale diffondere la cultura sindacale tra i militari, nel rispetto dei principi costituzionali e del nuovo Codice dell’Ordinamento Militare”, ha dichiarato il segretario generale Francesco Nastasia, aprendo i lavori. Un tema, quello dei diritti sindacali in ambito militare, che dal 2023 è entrato anche nei programmi formativi delle accademie militari.
Il convegno ha visto gli interventi di esperti di alto profilo: l’avvocato cassazionista Stefano Caffio ha ripercorso l’evoluzione normativa che ha portato al superamento del divieto di associazionismo sindacale per i militari, mentre l’avvocato Luca Barberio Capecelatro ha analizzato il percorso storico della libertà sindacale in Italia, con particolare riferimento alla legge 46/2022, pietra miliare per i diritti sindacali nelle Forze Armate.
A concludere i lavori, il professor Stefano Caffio, ricercatore e docente di diritto del lavoro dell’Università degli Studi di Bari, che ha evidenziato le peculiarità dell’esercizio dei diritti sindacali in ambito militare rispetto agli altri settori lavorativi. Il dibattito che ne è seguito, animato anche da illustri accademici, ha confermato il crescente interesse per questa nuova frontiera del diritto sindacale.