Azerbaigiani e indiani si contendono l’acciaieria di Taranto. Tempo fino a giugno per chiudere l’operazione
Il destino dell’ex Ilva di Taranto si avvia verso una svolta decisiva. Come riportato da RaiNews.it, gli aspiranti acquirenti hanno ancora poche ore per presentare le loro offerte definitive, mentre i commissari straordinari si riservano ulteriore tempo per valutare attentamente le proposte prima di sottoporre la decisione finale al ministro Urso.
La competizione si è ristretta a due principali contendenti: la Baku Steel Company dell’Azerbaigian, considerata in pole position, e l’indiana Jindal International. Il governo italiano punta a concludere l’operazione entro giugno, quando le risorse per garantire la continuità produttiva potrebbero esaurirsi.
La strada verso la definizione della nuova proprietà presenta tuttavia diversi ostacoli da superare in meno di tre mesi. Tra questi, risultano cruciali il confronto con i sindacati su occupazione e piano industriale, l’autorizzazione dell’Antitrust europeo e l’attivazione del Golden Power per tutelare gli interessi nazionali.
A complicare ulteriormente il quadro, emerge la questione ambientale: l’Istituto Superiore di Sanità ha recentemente bocciato la valutazione di impatto sanitario presentata da Acciaierie d’Italia, rilevando una sottostima dei rischi per la salute in relazione alla produzione prevista di 6 milioni di tonnellate.