di Rosa Elenia Stravato
Festival, premi e rassegne che trasformano borghi, piazze e teatri in un laboratorio creativo tra tradizione e futuro
La Puglia non è solo una terra baciata dal sole e dal mare: è anche un vivace motore culturale, capace di promuovere premi e rassegne che raccontano la sua identità profonda. Non sono semplici celebrazioni ma veri e propri strumenti di valorizzazione. Si premiano talenti, incentivando la creatività locale, rafforzando il senso di comunità, raccontando al mondo la ricchezza del territorio pugliese.
Ma quanto, poi, i pugliesi ne sono a conoscenza? Sono numerosissimi gli eventi culturali che tempestano le nostre giornate e che hanno, fortunatamente, seguito l’iter della destagionalizzazione. Il “Galà della Cultura” è uno dei premi più articolati e significativi a livello regionale. Organizzato da Puglia Culture in collaborazione con la Regione Puglia e le amministrazioni comunali che assumono il ruolo di Capitale della Cultura (come Lucera nel 2025).
Il premio celebra figure di artisti, musicisti, operatori culturali, giornalisti, innovatori che hanno dato un contributo straordinario alla vita culturale pugliese: in esso si mescolano arte, musica, teatro, danza, letteratura, scienza e innovazione. La serata di gala diventa momento di festa pubblica, con performance originali. È un riconoscimento pubblico, collettivo, ma anche un’occasione per promuovere i talenti pugliesi, incoraggiare la produzione artistica e trasformare la regione in palcoscenico culturale.
Il Premio Letterario “Terre di Puglia”, promosso dalla Teca del Mediterraneo (Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia) in collaborazione con il Club Femminile dell’Amicizia di Santeramo in Colle, si rivolge ai romanzi in lingua italiana editi da case editrici pugliesi. L’obiettivo è promuovere la lettura, sostenere l’editoria locale e dare visibilità a nuovi autori legati alla regione.
Nella giuria partecipano studenti, esperti letterari, bibliotecari: una composizione che unisce giovani, cultura istituzionale e comunità. In sostanza funge da trampolino di lancio per la narrativa pugliese, valorizza il talento locale e rafforza il legame tra editoria e territorio. Questo premio è una testimonianza concreta che la cultura non è un lusso, ma un tessuto da coltivare.
Il Premio Nazionale “I Fiori Blu”, benché sia definito “nazionale”, ha radici forti in Puglia: è sostenuto da Regione Puglia, da Puglia Culture e da altri enti locali. Nasce per premiare opere pubblicate nell’anno precedente e porta scrittori, giornalisti, poeti e saggisti a Foggia per un momento di incontro e dibattito. Una kermesse letteraria in cui convergono giovani, autori affermati e pubblico, grazie anche al coinvolgimento di istituzioni educative e culturali.
Il Premio Internazionale “Pugliesi nel Mondo” è dedicato alle persone originarie della Puglia (o con forti legami pugliesi), che vivono altrove ma che, con il loro lavoro, hanno dato prestigio alla regione. Può essere assegnato a figure nei più vari campi — arte, scienza, economia, sport — e non solo celebra il successo individuale, ma lo collega all’idea di una comunità pugliese globale.
A guardar bene, si presenta come ideale pretesto per stringere maggiormente sul senso di identità pugliese anche tra chi vive lontano, valorizza il contributo degli emigrati e delle “diaspore” culturali e sottolinea che la cultura pugliese è un patrimonio vivo, diffuso, e non confinato al territorio fisico.
Il Premio Internazionale di Archeologia “Zeus” – Città di Ugento, è dedicato all’archeologia, istituito per valorizzare il patrimonio archeologico pugliese: il nome “Zeus” evoca la classicità, le radici antiche della Puglia. Il bando viene promosso dalla Regione Puglia e riguarda progetti di ricerca e valorizzazione sui beni archeologici.
Altro interessante e ambito riconoscimento è costituito dal Premio “Ambasciatore di Terre di Puglia” che celebra personaggi (di origine pugliese o legati alla Puglia) che, con le loro azioni, promuovono la regione e i suoi valori — dall’arte all’ambiente. Tale onorificenza rafforza l’idea che la cultura pugliese non sia solo patrimonio locale, ma un valore che può essere portato nel mondo. Riconoscere “ambasciatori” significa premiare persone che sanno raccontare la Puglia con senso di appartenenza ma anche con una visione aperta e inclusiva.
A Bisceglie è nato il Premio Internazionale Cultura, Arte e Spettacolo “Sergio Nigri” che riconosce le eccellenze culturali italiane e internazionali nei campi dell’arte, della musica, dello spettacolo. Prende il nome dal flautista e compositore Sergio Nigri ed è promosso dall’Archeoclub d’Italia – sezione di Bisceglie – e valorizza il patrimonio immateriale, la memoria culturale, e la diversità interculturale. Non solo premia talenti artistici, ma stimola il dialogo interculturale e la salvaguardia dei patrimoni intangibili. Si inserisce in un contesto dove la Puglia diventa fulcro di un confronto globale, attraverso l’arte come linguaggio universale.
Ultimo, ma non per importanza, il Premio Nazionale Giornalistico “Tommaso Francavilla” che onora la figura di Tommaso Francavilla, giornalista e scrittore pugliese, e riconosce il giornalismo impegnato su temi sociali, storici e culturali, soprattutto legati alla Puglia. È assegnato a elaborati giornalistici su testate cartacee, online, radiofoniche o televisive, con dettagli precisi nel regolamento. Tale premio stimola la qualità del giornalismo locale, valorizza la riflessione culturale e sociale, e premia il racconto della Puglia nelle sue molteplici sfaccettature. In questo modo, la cultura diventa anche strumento di informazione responsabile e civile. E se da un lato si premiano le eccellenze artistiche, dall’altro diventa indispensabile fruire di occasioni che hanno l’arte al centro dell’offerta dell’entrateinement di tutte le generazioni. E la Puglia risponde con una moltitudine di proposte.
Il Festival Della Valle d’Itria, nato nel 1975 è un appuntamento che chiama artisti e pubblico da ogni parte del globo. Il festival di musica lirica, si distingue per la riscoperta di opere rare, produzioni originali e concerti sinfonici. La location barocca di Martina Franca rende ogni spettacolo un’esperienza immersiva. D’altra natura, invece, il Locus Festival che popola Locorotondo ed altre città pugliesi con concerti di musica contemporanea di altissimo livello: jazz, soul, elettronica, world music. È una rassegna capace di coniugare qualità musicale e paesaggio: masserie, vigneti, piazze diventano scenografie culturali.
Ormai rinomata in ogni dove, La Notte della Taranta rappresenta la più grande manifestazione di musica popolare in Italia e una delle più importanti a livello europeo. Il “Concertone” di Melpignano richiama migliaia di spettatori e promuove la tradizione della pizzica salentina attraverso contaminazioni contemporanee. Un evento che trasforma la tradizione in spettacolo globale.
Per gli amateur del cinema, invece, c’è la possibilità di partecipare al Bari International Film Festival – Bif&st; una delle rassegne cinematografiche più rilevanti del Paese. Diretta per molti anni da Felice Laudadio, offre anteprime, masterclass con registi e attori internazionali, retrospettive, concorsi e premi prestigiosi. Il Teatro Petruzzelli ne è il cuore pulsante.
Ad Andria, prende vita l’interessante Castel dei Mondi – Festival. Un festival internazionale di arte e teatro che unisce ricerca, sperimentazione e performance non convenzionali. Prende nome dallo scenario unico di Castel del Monte e porta compagnie teatrali italiane e straniere a confrontarsi con linguaggi innovativi.
Consolidato e celebre appuntamento, quello del Festival del Libro Possibile che da Polignano a Mare si sposta in varie sedi della nostra Puglia. Scrittori, giornalisti, filosofi, scienziati incontrano il pubblico nelle piazze e sulle terrazze affacciate sul mare. È simbolo di un’idea di cultura accessibile, partecipata, aperta.
La “music conference” italiana ha un sound tutto pugliese: il Medimex che si svolge a Taranto Bari e Foggia; un mix tra festival, incontri professionali, mostre musicali, anteprime internazionali. Ha portato in Puglia artisti come Iggy Pop, Liam Gallagher, Patti Smith, Damon Albarn. È un ponte tra industria musicale e pubblico.
E se, poi, aveste voglia di filosofeggiare… Non temete! C’è il Festival della Filosofia “Il Libro Possibile Caffè” che si svolge a Bari e Polignano; uno spin-off filosofico della nota rassegna letteraria che traghetta in Puglia filosofi, sociologi, studiosi per dialoghi sul contemporaneo, con linguaggio accessibile ma rigoroso.
La Valle d’Itria, poi, offre l’occasione di danzare sulle note del Viva Festival dedicato alla musica elettronica, sperimentale e ai linguaggi digitali contemporanei che coinvolge luoghi non convenzionali e propone line-up internazionali con focus sulla creatività giovane. Una rassegna raffinata che unisce arte, paesaggio, filosofia, gastronomia, antropologia: il Festival dei Sensi che si tiene in varie location dalla Valla d’Itria e dove ogni edizione è dedicata a un tema e si sviluppa attraverso incontri immersi nella natura e nella storia.
Dedicato alla cinematografia del continente, con focus annuali su grandi registi: il Festival del cinema europeo di Lecce, integra proiezioni, premi, incontri e sostiene la diffusione della cultura cinematografica di qualità. E in tutto questo pullulare di eventi e rassegne, un passaggio presso la celebre Fiera del Levante di Bari non può mancare giacché pur essendo un evento economico, negli ultimi anni ha incorporato rassegne culturali, mostre, incontri editoriali e spettacoli dal vivo, diventando un grande contenitore di creatività e innovazione.
Le rassegne pugliesi non sono eventi isolati: funzionano perché dialogano con il territorio. La Puglia mette in scena se stessa: piazze bianche, teatri storici, masserie, cattedrali romaniche, castelli normanni, ogni luogo è un attore.
I premi e le rassegne culturali in Puglia sono molto più di eventi celebrativi: sono semi piantati nel terreno del territorio, che germogliano in identità, comunità, turismo, ricerca. Offrono riconoscimento a chi crea, a chi studia, a chi racconta, e allo stesso tempo rafforzano il legame tra la gente e la sua terra. In un’Italia in cui la cultura rischia di essere marginale, queste occasioni sono il cuore pulsante di una Puglia che sceglie di investire su sé stessa, sul suo passato e sul suo futuro.


