sabato 27 Luglio 24

Capitaneria di Porto Taranto, visita dei rappresentanti della Marshall Island

Nel corso della visita illustrate le attività della Guardia Costiera jonica nella tutela ambientale e nel far rispettare le leggi in materia di sicurezza marittima e portuale

La Capitaneria di porto di Taranto ha ricevuto quest’oggi, la visita di una delegazione dell’Amministrazione marittima della Repubblica di Marshall Island avente sede a Reston in Virginia (USA), costituente il terzo più grande registro marittimo al mondo, dopo Panama e Liberia con le sue oltre 5000 unità mercantili e da diporto tra “bulk carrier”, “oil chemical tanker, “cargo vessel” e “mega yacht” iscritte.

La delegazione formata dal Capitano americano Brian Poskatitis, vice presidente dell’organizzazione e dal Capitano greco Theodore Lasas, “manager” della flotta mercantile battente bandiera “Marshall Island” accompagnati dal Capitano Vincenzo Bellalba, rappresentante italiano di detto Stato di bandiera è stata accolta dal Capitano di Vascello Rosario Meo, Comandante e Capo del Compartimento marittimo del porto di Taranto, assistito dal suo staff.

Nel corso della visita il Comandante Meo ha illustrato i compiti in materia di sicurezza marittima e portuale, di monitoraggio e controllo del traffico mercantile marittimo, svolti dal Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera,

Focus sulle iniziative con le Istituzioni straniere in tema di tutela ambientale e prevenzione dell’inquinamento marino e sull’attività di controllo del naviglio nazionale (“Flag State”) e straniero (“Port State Control”) nello scalo jonico a fronte di un traffico mercantile che solo l’anno scorso ha registrato 506 arrivi.

Da parte della Guardia Costiera jonica infine oltre 100 visite effettuate a bordo di navigli mercantili autorizzati a battere la bandiera nazionale e 70 ispezioni a bordo di un naviglio straniero che ha condotto al fermo amministrativo di 7 unità consentendo alla  stessa Capitaneria di Porto di Taranto di collocarsi tra le Autorità marittime più virtuose in ambito regionale e nazionale nella lotta contro il fenomeno delle navi “carrette”.

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