di Rosa Elenia Stravato
Il giovanissimo Andrea Manica riceve dal Presidente Sergio Mattarella l’onorificenza di Alfiere della Repubblica
Spesso si parla dei giovani di oggi come di ragazzi rassegnati, incapaci di sognare davvero. Ma siamo proprio sicuri che la colpa sia loro? Forse dovremmo chiederci se siamo noi adulti, un tempo grandi sognatori, ad aver smesso di credere nella forza dei desideri, lasciandoci travolgere dal disincanto. Un’amara verità, certo. Eppure, ogni tanto, accade qualcosa che riaccende la speranza: lo stupore negli occhi di un ragazzo, il sorriso timido di chi non ha smesso di credere nel futuro, e accanto a lui qualcuno che, tra i banchi di scuola, ha saputo alimentare quel sogno con passione e fiducia.
Nell’anno scolastico 2023-2024, una classe dell’ITIS “Ettore Majorana” di Martina Franca ha realizzato, in collaborazione con il CNR, un sofisticato apparato scientifico installato successivamente alle isole Svalbard. Tra i giovani protagonisti di questo straordinario progetto figurava Andrea Manica, oggi diciannovenne, originario proprio di Martina Franca. Dopo essersi diplomato con ottimi risultati, Andrea ha intrapreso il corso di laurea in Informatica presso l’Università di Bari. Il suo impegno, la passione per la scienza e la dedizione dimostrata durante il percorso scolastico gli sono valsi un riconoscimento di altissimo valore civile: l’onorificenza di Alfiere della Repubblica, consegnata personalmente dal presidente Sergio Mattarella al Quirinale.
Il titolo di Alfiere della Repubblica è un riconoscimento conferito dal Capo dello Stato a giovani che, attraverso gesti di solidarietà, impegno civile, eccellenza nello studio o nella ricerca, rappresentano esempi positivi per il Paese. È un premio che celebra il merito, ma soprattutto la capacità di guardare al futuro con responsabilità e coraggio.
Andrea, nel giorno della cerimonia, ha voluto accanto a sé la professoressa di italiano, Camilla Muraglia, segno profondo del legame che ancora unisce lo studente alla sua scuola e a chi ne ha alimentato la curiosità e la crescita umana, oltre che culturale. Un gesto che racconta quanto l’istruzione resti un faro, un luogo di incontro e di ispirazione, anche quando si oltrepassano i confini dell’adolescenza. Accanto a lui, tra i 25 Alfieri della Repubblica premiati quest’anno, figurano altri due giovani pugliesi: Vittorio Antonio Trobia, diciottenne di San Donaci, diplomato al liceo scientifico dell’Istituto “Ettore Majorana” di Brindisi con il massimo dei voti e oggi studente di Medicina e Chirurgia; e Alessandro Altieri, diciannovenne di Rutigliano, che ha scelto di proseguire il suo brillante percorso accademico presso la facoltà di Biologia dell’Università “Federico II” di Napoli.
Tre storie che testimoniano quanto il talento, l’impegno e la voglia di mettersi in gioco continuino a fiorire anche in una generazione troppo spesso definita “disincantata”. In un mondo che tende a premiare la superficialità e a servire il disincanto come inevitabile destino, giovani come Andrea, Vittorio e Alessandro ricordano che la luce del futuro appartiene a chi sceglie di crederci ancora, con mente aperta e cuore saldo. Sono la prova che la speranza non è un sentimento ingenuo, ma una forma concreta di coraggio.


