giovedì 1 Maggio 25

Si conclude il Mysterium Festival con il concerto di Pasqua nella Cattedrale di San Cataldo

Monsignor Ciro Miniero: “La Settimana Santa tarantina resa più bella e più ricca con espressioni di arte, cultura e musica”

Con il Concerto di Pasqua, svoltosi domenica sera nella Cattedrale di San Cataldo, si è conclusa l’undicesima edizione del Mysterium Festival. Trentacinque eventi in ogni angolo della città con una massiccia presenza di pubblico, a conferma di una rassegna diventata per Taranto un importante punto di riferimento.

«Mi sento molto vicino al “Mysterium”, una rassegna che mi ha affascinato fin dal primo momento, tanto da averla seguita con attenzione partecipando personalmente ad alcuni degli eventi in programma», ha dichiarato Mons. Ciro Miniero, Arcivescovo Metropolita di Taranto. «La Settimana Santa tarantina – ha proseguito Sua Eccellenza – è stata resa ancora più bella e più ricca con espressioni di arte, cultura e musica svoltesi in tutta la città: spero che la mia presenza costante possa essere di incoraggiamento per gli organizzatori perché proseguano in un percorso intrapreso con successo undici anni fa».

Il Concerto di Pasqua, con il L.A. Chorus e l’Orchestra della Magna Grecia, è stato diretto dal Maestro Piero Romano. Con Luigi Leo, Maestro del coro, i cantanti Saori Sugyama (mezzosoprano), Riccardo Della Sciucca (tenore), Jacopo Dipasquale (tenore) e Agostino Subacchi (basso).  Eseguite la “Messa N. 6” di Franz Schubert e, in prima assoluta, l’opera “Jè Pasche” di Simone Falcone. A fine concerto, l’assegnazione del Premio Mysterium Festival, quest’anno attribuito alla dott.ssa Vittoria Scazzarriello. Dopo una breve introduzione del presidente del Comitato scientifico, dott. Donato Fusillo, e della prof.ssa Adriana Chirico, l’opera realizzata dal Maestro Giulio De Mitri, una farfalla stilizzata, è stata consegnata da Sua Eccellenza Mons. Ciro Miniero. Il premio è stato ritirato per conto della dott.ssa Scazzarriello da un’amica di famiglia.

«I nostri sforzi sono stati ripagati dalla presenza, dagli applausi, dai feedback ricevuti dal pubblico – ha sottolineato il Maestro Piero Romano, impegnato nella duplice veste di direttore dell’Orchestra Magna Grecia e codirettore del Mysterium Festival – ma anche dagli artisti, che non conoscevano questa realtà, questo territorio; abbiamo ricevuto risposte confortanti a conferma che gli obiettivi sono stati raggiunti e che è importante continuare ad investire sul futuro: con il Mysterium abbiamo ottenuto visibilità a livello internazionale, emozionandoci e arricchendoci anche come comunità».

«Tre settimane imponenti – ha detto Pierfranco Semeraro, codirettore del Mysterium Festival – una kermesse importante non solo per la nostra regione; abbiamo vissuto momenti di grande emozione musicale toccando ambiti come il jazz, il vocal pop, il barocco, incontrando compositori dal Seicento ai giorni nostri, prestando attenzione allo spartito, alla spiritualità di un territorio che si rinnova anno dopo anno».

Significativa e costante presenza di pubblico ad ogni evento, a partire dallo scorso 28 marzo in Concattedrale con il “Te Deum” (composizioni di Jenkins, Dvorak ed Esenvalds). Quello in programma nella Cattedrale di San Cataldo è stato l’ultimo atto dell’undicesima edizione del Mysterium Festival. Con la direzione dei Maestri Piero Romano e Pierfranco Semeraro, la rassegna di eventi di Fede, Arte, Storia, Tradizione e Cultura, è stata realizzata da ICO Magna Grecia, L.A. Chorus, Le Corti di Taras, ARCoPu, Arcidiocesi di Taranto, Comune di Taranto, Regione Puglia e Ministero della Cultura, in collaborazione con BCC San Marzano di San Giuseppe, Caffè Ninfole, Varvaglione Vini, Baux Cucine e Living, TP Italia, Programma Sviluppo, Comes e Chemipul.

Articoli Correlati