Il sindacato chiede un incontro immediato per chiarire la situazione “oppure denunceremo le gravissime mancanze all’ispettorato del lavoro e a tutti gli organi di vigilanza esterni”
La Fim Cisl, attraverso una nota inviata all’Ufficio relazioni industriali, al direttore di stabilimento, all’Ufficio del personale e al responsabile di Acciaierie d’Italia denuncia che “nel reparto Mof (Movimentazione ferroviaria) dello stabilimento si colloca il personale in cassa integrazione in maniera massiccia e poi si fa ricorso allo straordinario. Sono modalità organizzative che hanno il sapore di pesanti manovre soggettive, discriminanti e vessatorie”.
Il sindacato afferma che l’azienda ordina di collocare alcune persone in cassa integrazione “in maniera massiccia e senza nessuna logica giustificabile, ammonendo per giunta che dopo il periodo di sospensione forse sarebbero rientrati”.
Un atteggiamento che la Fim Cisl ritiene privo di giustificazioni e aggravato dalla carenza di organico: “Ricordiamo che la categoria dei locomotoristi, oltre che rientranti nel perimetro produttivo ed in marcia, fa parte di quelle mansioni estremamente necessarie e funzionali soprattutto rispetto alle gestioni delle emergenze”.
Una sospensione “arbitraria”, insomma, che “non può essere amministrata con la programmazione di straordinario che vogliamo ricordare, è una prestazione che deve essere nella norma contenuta e deve avere carattere di eccezionalità e imprevedibilità. Se non ci sarà un immediato incontro – conclude il sindacato – denunceremo le gravissime mancanze all’ispettorato del lavoro e a tutti gli organi di vigilanza esterni”.
Fonte: ANSA