Nonostante il mantenimento del sequestro degli impianti, la facoltà d’uso permette ad Acciaierie d’Italia di proseguire l’attività in attesa del nuovo processo ‘Ambiente Svenduto’
Il gip di Potenza, Ida De Iure, ha confermato il sequestro dell’area a caldo dell’ex Ilva di Taranto, pur mantenendo la facoltà d’uso degli impianti. La decisione segue la recente sentenza della Corte d’Appello di Lecce che aveva trasferito la competenza territoriale del processo “Ambiente svenduto” da Taranto a Potenza, annullando la sentenza di primo grado.
Il provvedimento non modifica sostanzialmente la situazione dello stabilimento, poiché la facoltà d’uso era già stata concessa 12 anni fa, infatti la produzione non si è mai interrotta. La decisione consente ai commissari straordinari di Acciaierie d’Italia di richiedere la revoca del sequestro, considerati i cambiamenti intervenuti nell’ultimo decennio.