sabato 27 Luglio 24

Ex Ilva, Fim Cisl: “Serve maggior impegno sulla ripresa produttiva e occupazionale”

Le sigle sindacali hanno accolto positivamente l’annuncio fatto dall’azienda di ulteriori investimenti aggiuntivi, sia per le linee produttive, che per la produzione ma soprattutto, la volontà di far partire a fine 2023 il rifacimento di AFO5

Si è da poco concluso a Roma, presso la sede di Confindustria, l’incontro tra Acciaierie D’Italia e Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali. Un incontro programmato dopo il vertice ministeriale della scorsa settimana.

“L’incontro odierno – commentano Roberto Benaglia segretario generale Fim Cisl e Valerio D’Alò segretario nazionale Fim Cisl – è stato utile perché ha permesso di riprendere dopo mesi, le relazioni dirette con l’azienda e con esse, l’esame della situazione produttiva, degli investimenti e gestionale del Gruppo dopo gli incontri fatti con il governo.  L’azienda ci ha riferito di aver programmato per il 2023 un aumento della produzione il 15% – un dato per insufficiente – e su cui abbiamo chiesto all’azienda di fare degli sforzi aggiuntivi”.

L’azienda ha anche dichiarato di voler utilizzare i 680 milioni che il governo metterà a disposizione nelle prossime giornate, per sostenere gli investimenti industriali e la sua capacità produttiva.

Le sigle sindacali hanno accolto positivamente l’annuncio fatto dall’azienda di ulteriori investimenti aggiuntivi, sia per le linee produttive, che per la produzione ma soprattutto, la volontà di far partire a fine 2023 il rifacimento di AFO5 che insieme al forno elettrico costituiscono la base necessaria per la ripresa produttiva e il futuro di Acciaierie D’Italia. 

“Abbiamo chiesto come Fim che non ci si sieda solo sui dati odierni e che si marchi una discontinuità rispetto al passato sia in termini di aumento dell’occupazione che della produzione” . – Sottolinea il segretario Benaglia – “Un ulteriore momento di confronto diretto con l’azienda è fissato alla scadenza della cassa integrazione per marzo di quest’anno, in cui verrà ridiscusso l’ammortizzatore anche rispetto al futuro, in cui ci aspettiamo un cambio di passo sulle relazioni industriali”.

Per D’Alò e Benaglia è positivo dal punto di vista del metodo, anche politico, il fatto che l’azienda abbia concordato di poter tenere degli incontri sindacali in ogni sito del Gruppo per approfondire le priorità in termini di investimenti, produzione, manutenzioni e caratteristiche delle degli interventi che l’azienda deve fare è importante.

“Crediamo – concludono – che sia molto fondamentale tenere questo tipo di relazioni molto stretto e diretto, perché dobbiamo pesare assieme sulle scelte del governo e dobbiamo sempre insieme far sì che le scelte del governo permettano il concreto rafforzamento produttivo, gestionale e occupazionale del Gruppo”.

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