Vincolo di destinazione per le risorse pubbliche di Invitalia, scudo penale, disciplina del sequestro e Valutazione integrata del danno sanitario e ambientale, restano i punti delicati del testo sui quali si è al lavoro per cercare un’intesa
Il decreto legge con le misure sugli impianti strategici, tra i quali rientra Acciaierie d’Italia, ex Ilva, sarà approvato dalla commissione Industria del Senato tra oggi e domani. La commissione voterà tutti gli articoli, dopodichè lo invierà in Aula il 21 febbraio. Si compirà così il primo passaggio dell’iter di conversione.
Il senatore Salvo Pogliese, di Fratelli d’Italia, è relatore del provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri il 28 dicembre, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 5 gennaio ed entrato in vigore il giorno dopo. Dopo il Senato, il dl passerà alla Camera. La conversione in legge deve avvenire entro il 6 marzo prossimo.
Vincolo di destinazione per le risorse pubbliche di Invitalia, scudo penale, disciplina del sequestro e Valutazione integrata del danno sanitario e ambientale, in modo da verificare preventivamente se determinati obiettivi di produzione sono o meno compatibili, restano i punti delicati del testo sui quali si è al lavoro per cercare un’intesa o, quantomeno, una formulazione che crei il più largo consenso possibile.
Tra gli emendamenti presentati dal relatore Pogliese c’è quello che riguarda lo scopo delle risorse pubbliche nell’ex Ilva. Viene precisato, spiega il parlamentare, “il carattere “tassativo” – e non dunque una mera facoltà, che segue l’iter codicistico con l’approvazione degli organi societari a ciò deputati, (l’assemblea dei soci) – della conversione in capitale sociale del finanziamento concesso a Acciaierie”.
Pogliese propone infatti di sostituire, all’articolo 1, le parole “da convertire” in “si convertono”. Questo per sottolineare che i soldi che metterà Invitalia devono servire a portare lo Stato in maggioranza (60 per cento) nella società. Nelle settimane scorse la commissione Industria ha effettuato diverse audizioni sul testo, ascoltando Comune di Taranto, Regione Puglia, Arpa Puglia, Ordine medici Taranto, associazioni ambientaliste, Confapi, Casartigiani, Federacciai e la stessa Acciaierie d’Italia con l’ad Lucia Morselli e il presidente Franco Bernabe’. (AGI)