“Importante è che non chiuda. Penso che se ci saranno le condizioni lo stabilimento tarantino potrà essere rimesso sul mercato”
“Anche se come imprenditori non siamo mai molto a favore dei commissariamenti, credo che in questa situazione sia stato necessario avere una fase di questo tipo. Adesso è molto importante che i commissari capiscano bene qual è la situazione, quanti investimenti servono, che cosa bisogna fare per rimettere l’ex Ilva in produzione con un livello accettabile, e questo è un lavoro che bisogna fare questi mesi e può farlo solo lo Stato con questa amministrazione straordinaria”, sottolinea l’industriale dell’acciaio Emma Marcegaglia a margine dell’appuntamento del B7 a Verona, dove nel ruolo di B7 Chair coordina il confronto tra imprese e governi del G7.
“Dopo, penso che se ci saranno le condizioni, l’Ilva può essere rimessa sul mercato e ci possono essere privati interessati. – dice -La cosa molto importante è che l’Ilva non chiuda, perché l’Italia è un Paese manifatturiero, l’acciaio è una materia prima fondamentale e perdere un produttore nazionale di acciaio sarebbe un colpo molto forte, non solo per la siderurgia ma per tutti i settori manifatturieri che hanno nell’acciaio la loro materia prima”.
Una cordata italiana? “Troppo presto per dirlo, bisogna prima capire quali sono le reali condizioni. Italiana o internazionale, l’importante è che l’Ilva rimanga aperta, competitiva e sia in grado di produrre acciaio”. (Ansa)