Per il Sindaco di Taranto “questo avrà dei costi, lo sappiamo bene, dobbiamo impegnarci all’interno di quell’accordo di programma per salvaguardare gli interessi di tutti a partire dai lavoratori, ma non c’è un piano B”
“La transizione è partita e alla fine di questo mese torneremo a trovare il ministro Urso per proporgli la nostra bozza, la nostra agenda di lavori per le prossime settimane”. Lo ha dichiarato oggi il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, dopo l’incontro con i vertici della società pubblica Dri d’Italia – il presidente Franco Bernabè e l’ad Stefano Cao – che costruirà l’impianto di preridotto, un semiprodotto di ferro che alimenterà i forni elettrici dell’ex Ilva riconvertita. “Ne abbiamo discusso a lungo, qualche volta ci siamo anche divisi, ciascuno con le proprie ragioni, dal 2012 in avanti, ma la transizione di questo territorio sta finalmente cominciando e non dobbiamo perdere l’opportunità di rimanere razionali, pratici, verso la meta”, ha aggiunto il sindaco. “Questa transizione – ha proseguito Melucci – parte dall’ex Ilva e a partire dal 19 gennaio, quando al ministro Urso abbiamo presentato la nostra road map per l’accordo di programma, per i temi da trattare e per gli obiettivi da raggiungere secondo gli interessi che la comunità si è data. Credo che si stiano facendo passi importanti”. “Stiamo ragionando dei forni elettrici – ha sostenuto il sindaco – e di come rimodulare le aree all’interno dello stabilimento senza impattare sul porto, sulla città. Stiamo ragionando su come superare le fonti inquinanti, andando a produrre con i forni elettrici quell’acciaio verde che Bruxelles ci impone entro il 2035”. Per Melucci, “questo avrà dei costi, lo sappiamo bene, dobbiamo impegnarci all’interno di quell’accordo di programma per salvaguardare gli interessi di tutti a partire dai lavoratori, ma non c’è un piano B”. (AGI)