Fim, Fiom e Uilm denunciano la violazione degli accordi e chiedono un confronto serio dopo l’annuncio della dislocazione di 200 dipendenti
È scontro aperto tra sindacati e Leonardo spa sul trasferimento dei lavoratori dalla sede di Paolo VI (Taranto) allo stabilimento Aerostrutture di Grottaglie. La tensione è esplosa dopo l’annuncio dell’azienda di voler avviare il trasferimento di circa 200 dipendenti a partire dal 1° marzo 2025, una decisione che secondo i sindacati viola gli accordi precedentemente sottoscritti.
“Abbiamo appreso con estrema sorpresa questa decisione unilaterale dell’azienda – dichiarano le segreterie di Fim, Fiom e Uilm – che contravviene non solo a quanto già condiviso, ma soprattutto agli impegni presi con l’accordo del luglio 2022″. Al centro della controversia c’è la mancata effettuazione dei sopralluoghi congiunti, più volte richiesti dalle rappresentanze sindacali per verificare le condizioni di sicurezza e l’adeguatezza delle strutture destinate ad accogliere il personale.
I sindacati evidenziano inoltre come l’edificio di Grottaglie non sia ancora completamente attrezzato: “Per stessa ammissione aziendale, mancano ancora alcuni dispositivi di rete essenziali”, sottolineano. Particolare preoccupazione desta anche il timing dell’operazione. “Non vorremmo che questa improvvisa decisione sia finalizzata solo a dimostrare la multi-divisionalità dello stabilimento di Grottaglie in vista della presentazione del piano industriale di marzo”, affermano i rappresentanti sindacali, ricordando che “l’accordo del 2022 non ha nulla a che vedere con il destino delle Aerostrutture”.
“Le lavoratrici e i lavoratori non sono pacchi postali”, tuonano i sindacati, che hanno già programmato una serie di assemblee per definire un percorso di mobilitazione. L’obiettivo è ottenere la sospensione dei trasferimenti e l’apertura di un “serio confronto” sulle modalità di applicazione dell’accordo.
I sindacati hanno anche annunciato che parteciperanno ai sopralluoghi proposti dall’azienda nei prossimi giorni, ma avvertono: “Coinvolgeremo gli enti ispettivi competenti in caso emergano criticità o mancanze durante le visite”.