sabato 26 Aprile 25

Leonardo, Uilm: “L’azienda vuole confermare i quattro mesi di sospensione delle attività”

“È stato annunciato l’arrivo a Grottaglie della linea finale del convertiplano AW609. È una notizia che accogliamo positivamente e che realmente dimostra l’avvio di una vera trasformazione del sito”

“Nell’incontro odierno, atteso per avere certezze sulla condizione di criticità che impatta lo stabilimento di Grottaglie a causa della violenta crisi della committente Boeing, sono state condivise informazioni che delineano potenziali positività, ma con elementi che vedono ancora una distanza soprattutto nel metodo”. Così un nota il Segretario Generale Uilm Taranto, Davide Sperti, e il Segretario nazionale responsabile Uilm Settore Leonardo, Bruno Cantonetti, dopo l’incontro che si è svolto a Roma sulla questione dello stabilimento pugliese.

“Come importante novità per il sito, al netto della conferma di quanto è già in progettazione nello stabilimento seppur in fase embrionale e prototipale, è stato annunciato l’arrivo a Grottaglie della linea finale del convertiplano AW609. Si tratta di un progetto  della Divisione elicotteri, che ha sia clienti governativi che privati; un velivolo che è in fase di certificazione. Non è partita la produzione di serie e c’è la volontà di portare la stessa all’interno del sito di Grottaglie. È una notizia che accogliamo positivamente e che realmente dimostra l’avvio di una vera trasformazione del sito.

La nota negativa è che ancora Leonardo vuole confermare la sospensione dell’attività per quattro mesi, sempre per la necessità di ridurre il buffer produttivo di fusoliere creato, quindi la produzione effettuata per il magazzino nei mesi e negli anni passati. – Affermano – Noi, su questo tema, confermiamo la nostra contrarietà anche alla luce del piano produttivo Z60, che è il nuovo piano di Boeing, che prevede cinque ritiri al mese e ad oggi concede la possibilità di prevedere una riduzione delle attività senza sospenderla.

Riteniamo che si possa anche su questo punto trovare una soluzione diversa che non preveda la sospensione delle attività, ma una soluzione che venga incontro alle esigenze di tenere aperto il sito e tutelare tutti i lavoratori, compresi quelli dell’indotto senza alcuna distinzione tra persone: chiediamo una soluzione che da un lato riesca a conciliare l’esigenza di smaltire la produzione del magazzino e recuperare spazi utili anche alla diversificazione, ma dall’altro venga incontro alle esigenze di continuare a lavorare, seppur in maniera ridotta. – Concludono Sperti e Cantonetti – L’incontro odierno si è concluso con un impegno ad aggiornare il tavolo entro una settimana.”

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