martedì 6 Maggio 25

Privatizzazione Nidi comunali, Usb Taranto: “Disinvestimento sul futuro della comunità”

“E’ chiaro fin da oggi che le professionalità delle educatrici, acquisite dopo anni di studi e pratica sul campo, saranno sperperate e mortificate con una ricollocazione negli uffici amministrativi voluta dalla stessa pubblica amministrazione per dare corso all’esternalizzazione degli asili comunali”

“Dopo l’incontro tenuto ieri con il Sindaco di Taranto sull’esternalizzazione della gestione degli asili comunali, l’USB conferma la propria ferma contrarietà ad un progetto che rappresenta un vero e proprio disinvestimento sul futuro della comunità e che prefigura pesanti conseguenze sulle condizioni di lavoro degli addetti al settore, pubblici e privati.” Lo affermano in una nota Angelo Ferrarese, Esecutivo USB – Pubblico Impiego, e  Francesco Marchese, Esecutivo USB – Lavoro Privato.

“Nonostante la tardiva disponibilità dell’Amministrazione comunale ad avviare un confronto sul tema con le organizzazioni sindacali e l’annuncio di un tavolo tecnico da convocare entro i primi di Febbraio per valutare impatti economici ed eventuali scenari alternativi a quelli già deliberati, restano tutte le criticità relative alla concessione ai privati di un servizio che, nella sua dimensione pubblica, ha saputo garantire negli anni qualità, continuità educativa e accessibilità a migliaia di famiglie meno abbienti.

Non abbiamo bisogno di aspettare che le conseguenze di questa scelta si abbattano anche sulle lavoratrici di questo settore e sulle famiglie per sapere già oggi che il concessionario privato aumenterà le rette mensili, taglierà i posti o le ore di lavoro, abbasserà complessivamente la qualità per ottenere ricavi da un servizio che oggi comporta una spesa per la pubblica amministrazione. – Sottolineano – E’ la stessa logica di mercato che ha creato quelle sacche di lavoro povero e precario che denunciamo da tempo in tanti altri servizi pubblici che l’Amministrazione comunale ha appaltato ai privati.

E’ chiaro fin da oggi che le professionalità delle educatrici del servizio pubblico, acquisite dopo anni di studi e pratica sul campo, saranno sperperate e mortificate con una ricollocazione negli uffici amministrativi voluta dalla stessa pubblica amministrazione per dare corso all’esternalizzazione degli asili comunali. Così come è chiaro che, nonostante le rassicurazioni del Sindaco, le 70 lavoratrici impiegate nelle pulizie e nei servizi ausiliari, già vittime del sistema degli appalti con rapporti di lavoro discontinui, a poche ore e bassi salari, saranno ulteriormente penalizzate dalla necessità del concessionario di fare cassa.

Siamo convinti che gli equilibri del bilancio comunale non possano essere ricercati a danno delle condizioni di vita e di lavoro, spesso già precarie, delle lavoratrici e dei lavoratori del servizio educativo pubblico e rivendichiamo la revoca della delibera consiliare che ne esternalizza la gestione. – Prosegue la nota – Pensiamo invece che sia necessario rilanciare la dimensione pubblica dei servizi all’infanzia a partire dall’ assunzione delle educatrici idonee e ancora in attesa di occupazione all’esito dell’avviso pubblico finanziato con i Fondi di coesione e attraverso l’utilizzo delle ingenti risorse trasferite dallo Stato ai Comuni attraverso il Fondo di solidarietà per l’ampliamento e la gestione degli asili nido e che tutt’oggi risultano solo parzialmente spesi dall’Amministrazione Melucci, come emerso nel corso dello stesso incontro a Palazzo di Città.

In questo quadro, – concludono Ferrarese e Marchese –  sosteniamo la mobilitazione dai comitati dei genitori, delle associazioni professionali e delle organizzazioni sindacali che nei giorni scorsi hanno manifestato nella città di Taranto la propria contrarietà a tale progetto e la volontà di respingerlo con la lotta, dichiarando tutto il supporto necessario da parte dell’Unione Sindacale di Base.”

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