L’allarme lanciato dalle associazioni e dai sindacati del territorio: “Il Sindaco convochi tavolo”
A causa delle alte temperature registrate nelle ultime settimane i mitili presenti nel secondo seno del Mar Piccolo stanno subendo importanti contraccolpi. A denunciarlo le associazioni e i sindacati del settore.
“L’emergenza è nuovamente scoppiata venerdì scorso – spiegano le associazioni e i sindacati del settore in un comunicato congiunto – e al momento, sul totale del prodotto, il 50% è stato venduto, mentre della restante parte metà è andata completamente persa con un importante danno in termini economici per i mitilicoltori e per tutta la filiera”.
“Continuiamo a registrare una sorta di lassismo ed una certa indifferenza rispetto a tutte le problematiche del comparto, – denunciano – in primis la grande partita delle bonifiche sembra non essere più da tempo nei pensieri della politica. Non si riunisce da tempo lo stesso Cis che era in passato occasione giusta e strumento prezioso per parlare anche della mitilicoltura in una città come Taranto, in cui questa attività dà lavoro a molte famiglie e consente di mantenere in piedi una parte di economia decisamente identitaria”.
Proprio sul tema delle bonifiche ribadiscono: “Non abbiamo mai nascosto le nostre importanti riserve e perplessità nel momento in cui il Prefetto Martino, nella sua qualità di commissario di governo per le bonifiche, comunicò la scelta di abbandonare ogni progetto teso a perseguire la bonifica del primo seno del mar Piccolo, denunciando la mancanza di adeguati fondi e interrompendo e di fatto vanificando il lavoro già avviato dal precedente commissario”.
Gli esponenti delle associazioni (Agci Agrital Taranto – Emilio Palumbo, Unci Agroalimentare – Carla Macripo’, Confcooperative Taranto – Carlo Martello, Legacoop Agroalimentare Taranto/Dipartimento Pesca – Cosimo Bisignano, FAI CISL – Antonio Lafortuna, FLAI CGIL- Lucia Lapenna, UILA PESCA – Vincenzo Guarino) chiedono ora al sindaco di convocare un Tavolo permanente per la Mitilicoltra.
“Pur considerando positivo l’avvio del progetto finalizzato a verificare gli effetti dello spostamento in mar Grande dei mitili coltivati nel primo seno, – concludono – non riteniamo debba farci perdere di vista la necessità di realizzare un intervento radicale di bonifica dei siti maggiormente inquinati nel primo seno”.