sabato 19 Aprile 25

Via libera del Senato al decreto ex Ilva: 400 mln per la continuità produttiva

Stanziati fondi per la produzione e l’occupazione a Taranto, con 80 milioni dedicati alle bonifiche ambientali. Il testo passa ora alla Camera per l’approvazione definitiva

Il Senato della Repubblica ha dato il suo consenso al decreto ex Ilva con 77 voti favorevoli, 55 contrari e un’astensione. Come riportato dalla Gazzetta, il provvedimento passerà ora all’esame della Camera dei Deputati per l’approvazione definitiva.

Il decreto prevede un significativo aumento delle risorse destinate a garantire la continuità operativa e occupazionale dello stabilimento di Taranto, portando il finanziamento totale a 400 milioni di euro. Questi fondi, secondo quanto indicato nel testo, potranno essere prelevati dal patrimonio originariamente destinato alle bonifiche ambientali, con un incremento di 250 milioni rispetto ai 150 già stanziati in precedenza.

Un’importante integrazione al decreto è arrivata attraverso un emendamento proposto dal senatore Salvo Pogliese di Fratelli d’Italia, che istituisce presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy un fondo di 80 milioni di euro specificamente dedicato agli interventi di ripristino e bonifica ambientale nel sito di interesse nazionale di Taranto. Tale somma sarà suddivisa in due tranche: 68 milioni previsti per il 2027 e i restanti 12 milioni per il 2028.

Il provvedimento approvato include inoltre disposizioni relative alla valutazione del danno sanitario, considerata prerequisito fondamentale per il rilascio della nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) per l’impianto siderurgico pugliese.

Articoli Correlati

Il Presidente della Cassa Edile nominato Coordinatore delle Casse Edili industriali pugliesi

Unanime la designazione del Presidente della Cassa Edile di Taranto alla guida regionale: riconosciuta la sua visione strategica Angelo Bozzetto, una vita nel sistema dell’edilizia,...

Son dazi amari

di Erasmo Venosi La Cina risponde a Trump. Di fatto si stanno gettando le basi per un’economia di guerra. Protezionista. Con le lancette della Storia...