Siamo giunti, finalmente, alla fine della telenovela. Ai calci di rigore del dilettantismo politico dei vari Iaia e De Palma. Domani il centrodestra sceglierà il proprio candidato sindaco. Grazie al filo della sorella del premier chiesto in prestito per l’occasione
Il Sole tra 24 ore in luogo de Il Sole 24 Ore. Il sole agognato. La città del sole di Tommaso Campanella. Il sole che getta luce sulle ombre del centrodestra. Domani, a Roma, dopo i tempi supplementari, dopo i calci di rigore, dopo una partita infinita e noiosa, si saprà chi dovrà correre come sindaco di Taranto per la coalizione conservatrice. Grazie al Filo di Arianna, sorella del premier Giorgia, a conferma che esiste – e persiste – un equivoco nel nome del partito erede del Movimento Sociale Italiano, erroneamente chiamato Fratelli d’Italia quando sarebbe stato più giusto ribattezzarlo Sorelle d’Italia, si metterà ordine al dilettantismo politico dei vari Iaia e De Palma: personaggi onorevoli e, al tempo stesso, molto poco autorevoli.
Tra Di Cuia e Lazzaro, i due nomi che resistono, dopo la fuga in avanti dell’altro nome della terna sulla ruota fissa di una Taranto mobile e instabile, l’avvocato Tacente, il primo sembra essere adesso in vantaggio. Meglio un uomo di partito, una figura dalla chiara identità politica, che qualcuno pescato nell’equivoca – ed inflazionata – espressione “società civile”. Della serie: se cosi dovesse essere, arriverebbero alla soluzione più naturale, quella più logica, dopo più di un mese perso a dare fiato ai denti.
La notizia data da CosmoPolis l’altro ieri, quella di un centrodestra che aveva pensato al presidente della Camera di Commercio di Taranto e Brindisi, Vincenzo Cesareo, come un possibile Teseo moderno in grado di uccidere il Minotauro, e conquistare – e far conquistare – l’uscita dal labirinto di Minosse ad un centrodestra in panne, era talmente vera che, come effetto immediato, ha determinato la repentina discesa in campo di Tacente. Attendista prima, instancabile tessitore di equilibri unitari prima, e rompitore d’indugi un attimo dopo aver letto la notizia sul nostro giornale. Arianna, Sorella d’Italia di un partito fintamente maschilista, che si ostina a chiamarsi Fratelli d’Italia, salvaci tu. Salvali tu. Con il tuo filo…


