La giornata mondiale dell’Ambiente è una bella signora con piu di cinquant’anni. Non me ne voglia Thomas Piketty, ho divorato tutti i suoi libri, i francesi per la loro idea laica dello Stato mi stanno anche simpatici, ma la realizzazione di un socialismo conservatore, dalle tinte ecologiste, mi convince poco
Avere più di 50 anni e non sentirli. La giornata mondiale dell’Ambiente si festeggia ogni anno, regolarmente, neanche fosse un orologio svizzero, il 5 giugno. Di acqua sotto i ponti ne è passata dal summit dell’Onu. Summit che venne celebrato nel 1972 a Stoccolma. A distanza di tutto questo lasso di tempo, sono circa 150 le nazioni che oggigiorno si confrontano su come salvaguardare la Terra dalla Terra. Cioè: dai suoi sciocchi abitanti. Egocentrici e poco Ecocentrici… Salvare il clima, si disse nella capitale svedese agli albori degli anni ’70 del secolo scorso, per salvare noi stessi da un’estinzione certa. Neanche tanto futuribile, a pensarci bene. L’Agenda Green dell’Unione Europea fanno ben sperare. L’avvenire, per quanto non luminoso, appare meno sbiadito se confrontato a solo qualche anno fa. Si cambi il paradigma dello sviluppo, ripetono quelli che parlano bene – e troppo spesso razzolano male. Per farlo, si comprenderà, non serve che a capacitarsene siano soltanto le autorità governative. Dovranno convincersene le imprese, i cittadini. Un’idea ampia di comunità. Di reti e associazioni multiformi. Una rivoluzione verde che non strida con le logiche del capitalismo. Che non azzeri il libero mercato. Queste cose le dica pure Thomas Piketty con il suo socialismo conservatore.
Il socialismo ecologista (mi piacerebbe che in Italia nascesse un partito che si potesse chiamare proprio cosi, PdSE: Partito del Socialismo ecologista…) invece tempera il capitalismo, lo regola lungo la via dei diritti, lo integra con la sua sensibilità sociale. Diviene, insomma, una nuova civiltà più che una mera opzione politico-partitica. CosmoPolis crede nella “Carbon Neutrality”. Nella riduzione delle emissioni nocive. Nell’utilizzo delle fonti rinnovabili. Si tratta di una scelta che ha accompagnato – e favorito – la nascita della nostra testata giornalistica sin dagli albori. Noi eravamo ambientalisti anche quando gli ambientalisti di oggi erano gli industrialisti duri e puri di ieri. Ma questa è un’altra storia. Fu Balzac a dire che “la mediocrità sarà sempre egoista”. Noi tutti siamo degli eco-centrici? Magari.