sabato 27 Luglio 24

Asl, scoppia la grana dei contributi pensionistici non versati ai lavoratori dei consultori

Inchiesta di CosmoPolis. Il grido di allarme di psicologi, sociologi, pedagogisti e assistenti sociali. Fioccano i ricorsi – e le richieste – di risarcimento danni

No contributi pensionistici, no party. All’Asl di Taranto scoppia la grana dei mancati versamenti (dei contributi, of course) per quei lavoratori convenzionati a tempo indeterminato con la locale azienda sanitaria. Psicologi. Sociologi. Pedagogisti. Assistenti sociali. Molti dei quali avevano prestato, in passato, servizio presso il CPRH: Consultorio Provinciale Riabilitatori Handicappati. Brutto acronimo, soprattutto per quella parola finale. Ma, mettere in evidenza le storture dei nostri idiomi, i loro ritardi culturali, non è oggetto di trattazione nel presente articolo. C’interessa mettere in risalto altro. La circostanza per esempio che, dal 1981 al 1996, non siano stati versati i contributi per queste specifiche figure professionali così come la legge imponeva e impone. Che l’Asl preferisca costituirsi in giudizio (lo ha fatto, inspiegabilmente, con la gestione Rossi; continua a farlo, altrettanto inspiegabilmente, con l’attuale direttore generale: Colacicco) invece che trovare un accordo bonario con i propri dipendenti. Che, questa strana prassi, un vero e proprio accanimento in taluni casi, invece che calmierare fa lievitare ulteriormente i costi e i contenziosi. Che un giorno, forse, la Corte dei Conti potrebbe chiedere lumi su una condotta del genere. Questa situazione riguarda l’intero comparto dei consultori nella provincia jonica. L’Inps, tra l’altro, non può più ricevere i contributi per il decennio compreso tra il 1985 e il 1995. Sono scaduti i termini per farlo. Scatta direttamente il risarcimento dei danni nel momento in cui il lavoratore, che non si è visto riconoscere un proprio diritto, accede alla pensione. Da un’inchiesta condotta da CosmoPolis risultano, ad oggi, oltre 80 le cause che hanno visto la locale Asl soccombente. Meglio costituirsi in giudizio o versare quanto è obbligatorio fare ai sensi della legge? Per metà febbraio di quest’anno sono previste altre udienze. Dagli uffici di Viale Virgilio qualcuno ascolti. E corregga il tiro. Prima che diventi necessario rivolgersi, tutti quanti, allo psicologo. Che, tra l’altro, sta pure incazzato perché non può andarsene in pensione. No contributi, no party. 

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