Per il vicepresidente del movimento Turco e il coordinatore regionale Donno la decisione presa dal sindaco Melucci è stata improvvisa e unilaterale
Resta in stand by la situazione nella maggioranza di centrosinistra al Comune di Taranto dopo lo strappo dei giorni scorsi che ha portato il sindaco Rinaldo Melucci, del Pd, a revocare la delega di assessore (Pubblica istruzione) e l’incarico fuori giunta a due esponenti M5S, rispettivamente Maria Luppino e Mario Odone. Il primo cittadino non ha ritenuto coerenti con la linea dell’amministrazione alcune dichiarazioni rese da Francesco Nevoli, referente provinciale dei Cinque Stelle, a proposito dell’accordo di programma chiesto da Melucci sull’ex Ilva e sul quale c’è apertura da parte del ministro Adolfo Urso. Per Melucci, con il M5S non era rottura dell’alleanza politica ma necessità di chiarirsi su un tema fondante per Taranto come la prospettiva dello stabilimento siderurgico. E in questo senso si sono messi al lavoro i pontieri ed è stato chiesto l’intervento del governatore della Puglia, Michele Emiliano, che nella sua maggioranza in Regione ha i Cinque Stelle. Ma la replica dei pentastellati arriva con una nota del vice presidente del MoVimento, Mario Turco e il coordinatore regionale Leonardo Donno. “La decisione improvvisa e unilaterale assunta dal sindaco Melucci di revocare le deleghe agli esponenti del Movimenti 5 Stelle in consiglio comunale e in giunta non ha alcuna giustificazione – scrivono – il Movimento a Taranto, nei fatti e negli atti, ha semplicemente promosso iniziative in linea con il programma sottoscritto alle scorse amministrative con il ‘contratto dei cittadini’. “In consiglio comunale – proseguono il senatore Turco e l’onorevole Donno – abbiamo presentato una mozione riguardante l’ex-Ilva, con cui abbiamo chiesto la chiusura delle fonti inquinanti, l’introduzione di maggiori tutele ambientali e sanitarie e ci siamo espressi contro la reintroduzione dello scudo penale. Tutti questi sono temi identitari e non negoziabili per il M5S. Sono obiettivi politici che abbiamo dichiarato in campagna elettorale e la loro condivisione è stata la premessa del nostro sostegno alla candidatura del sindaco Melucci”. “Adesso ci chiediamo: cosa è cambiato? Il sindaco Melucci non condivide più questi obiettivi? Vuole imprimere un cambio di linea politica dopo avere ottenuto voti dai cittadini sulla base di impegni che non sono ritenuti più attuali? Se così fosse troverebbero riscontro le voci sempre più insistenti di un dialogo tra il sindaco e i rappresentanti di Italia Viva e Azione, con cui si vorrebbe allargare la maggioranza. Ma questi partiti con i loro esponenti, a memoria nostra e dei tarantini, non si sono mai realmente spesi per il bene della nostra città. E sono da sempre a favore dello scudo penale, del carbone e delle trivelle, lontani dai principi, dai valori e dagli obiettivi programmatici e politici del M5S, condivisi con lo stesso sindaco”. Per M5S, che sollecita un confronto in “massima trasparenza e nessuna ambiguità”, “è chiaro che un’apertura a loro significherebbe un totale cambiamento di rotta da parte del primo cittadino e il venir meno dell’obiettivo comune della transizione ecologica e della riconversione economica, sociale e culturale del territorio”. (AGI)