I consiglieri comunali Azzaro e Brisci in avvicinamento al centrosinistra? Le probabilità sono molte alte. Dopo le Regionali, Bitetti rilegge la sua maggioranza. Inforcando gli occhiali con le lenti al contrario
Dopo le Regionali, subito dopo. Per la maggioranza a Palazzo di Città, le consultazioni pugliesi rappresentavano un evento cerniera. Capace di aprire il nuovo e richiudere il vecchio. Il già andato. L’ormai bocciato. Con possibili nuovi ingressi, nella fila dello schieramento di centrosinistra, in grado di bilanciare eventuali defezioni. Dentro, forse, i consiglieri Azzaro e Brisci. Fuori o, comunque depotenziati, i colleghi Lenti e Contrario. Perché, nel prossimo futuro, il Consiglio comunale non si divida più sulle mozioni a Cinque Stelle. Perché il partito di lotta e governo, un po’ nel Palazzo e un po’ nella piazza, a seconda della convenienza del momento, possa essere sempre più marginalizzato nel proseguo dell’attività amministrativa. Perché il sindaco non debba essere più costretto ad inseguire un assessore all’Ambiente che nessuno, ma proprio nessuno, ha ancora capito cosa faccia e perché continui a restare al suo posto.
Città sporca, raccolta differenziata da luogo del Terzo Mondo, ricorso all’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) dell’Ilva bocciato, avvio del cantiere per costruire il dissalatore. Non c’’è tema, elemento identitario, battaglia verde ed ecologista che non sia stata sconfessata in soli sei mesi dall’avvio della legislatura. Eppure l’assessore rimane tetragono, incollato alla sua poltrona; di avere un sussulto di dignità (politica) neanche a parlarne. Azzaro e Brisci non alzano di certo il profilo riformista dell’attuale squadra di governo, mitigano tutt’al più la deriva populista. Conversioni in atto.


