sabato 27 Luglio 24

Da mo vale

Emiliano cambia cavallo quando la corsa è conclusa. Lo fa a risultato delle Primarie del Pd ormai acquisito. Con la sua proverbiale coerenza politica e postura british. Gli abbracci spezzati con Melucci. L’idea di Cioran sugli opportunisti e gli eroi

E’ passato da Bonaccini alla Schlein con la stessa velocità della luce. Già nella serata di domenica. Quando la forbice tra i due candidati alla segreteria del Pd, attorno alle ore 20, si era ormai capito non potesse più essere ricomposta. Giusto il tempo di una dichiarazione alle agenzie di stampa prima dei tg e oplà, Michele Emiliano dalle Puglie, fa il salto della quaglia. Con la sua consueta coerenza politica, con l’invidiabile postura british, con il proverbiale garbo istituzionale, cambia cavallo in corsa. Non un attimo prima che la sfida potesse aver inizio, ma un secondo dopo. Quando la contesa aveva già indicato un chiaro vincitore. Bacia, insomma, la mano che non può più tagliare. “Il Pd – ha poi aggiunto Michelone dalla sua pagina fb – è unito e felice con Elly Schlein alla sua guida”. Il trasformismo italiano, una vera e propria categoria dello spirito nazionale da Depretis in avanti, ha trovato nel governatore barese un impeccabile interprete. Una sorta di uomo-immagine e testimonial d’eccezione. Della serie: con Franza o con Spagna purché se magna. Lui è così, dice tutto e il contrario di tutto come se niente fosse. E’ un iscritto del Pd ma costruisce liste civiche che tolgano voti al Pd e ne limitino la crescita elettorale. E’ di sinistra (nel senso che si colloca a sinistra…) ma sostiene il sindaco di Nardò, con un passato in CasaPound. Conferma a  Decaro il suo appoggio per l’elezione a prossimo presidente della Puglia ma, fa la stessa cosa con il leader Cinque Stelle Conte, che vedrebbe bene il tarantino Turco per quel ruolo. I suoi abbracci con Melucci, poi, sono di quelli spezzati; a voler rievocare il titolo che Almodovar diede ad un suo film. Che personaggio. E che fortuna per noi pugliesi avere incrociato i destini collettivi con un tipo così. Sempre domenica, “a caldo” (sua espressione, di Emiliano s’intende), l’ex magistrato ha precisato che “da mo vale”. Da mo vale che cosa? E prima di mo si era scherzato? Come nelle recite a soggetto, cambiare idee – e posizioni – a seconda delle proprie convenienze è sempre possibile? Aveva ragione Cioran: “Gli opportunisti hanno salvato il mondo; gli eroi li hanno mandati in rovina”.

 

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