domenica 13 Ottobre 24

Ex Ilva, Iaia: “Per Taranto occorre un’intesa seria”

Per l’esponente di Fratelli d’Italia è necessario unire le voci e remare nella stessa direzione ed evitare posizioni demagogiche che frenano la riconversione dell’impianto siderurgico

“L’ex Ilva è uno dei tanti temi complessi sul tavolo del governo Meloni ereditato dai governi precedenti. Il governo di centro destra è intervenuto tempestivamente con un decreto legge che ha sbloccato risorse importanti tese ad evitare il collasso dell’azienda e la consequenziale perdita di migliaia di posti di lavoro. Oggi quei fondi sono imputati a titolo di finanziamento soci, ma potranno essere utilizzati come aumento di capitale su richiesta di Invitalia”. Così in una nota l’Onorevole Dario Iaia​.

“Nei giorni scorsi, si è svolto incontro presso la commissione della Camera ambiente, territorio e lavori pubblici, della quale faccio parte come​  componente, grazie alla disponibilità del Presidente Mauro Rotelli, con alcune organizzazioni sindacali, il presidente della giunta della Puglia Michele Emiliano ed alcuni sindaci della provincia di Taranto”.​

L’incontro si è svolto in un clima costruttivo che, secondo Iaia, sarebbe necessario cercare di portare anche fuori dalle sedi istituzionali per individuare una soluzione comune che abbia come obiettivo la riconversione in termini green della fabbrica.​ L’esponente di Fratelli d’Italia lancia un appello per la città che coinvolga cittadini, lavoratori, partiti, sindacati e le istituzioni “al fine di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo possibile che è quello di ambientalizzare il siderurgico, garantendo così sia il diritto alla salute che quello al lavoro”.​ ​Taranto potrebbe diventare un’eccellenza nella produzione dell’acciaio primario ottenuto anche da forni elettrici alimentati tramite Dri. “La tecnologia in tal senso, ha compiuto passi avanti importanti che consentono alla fabbrica di diventare più moderna e rispettosa dell’ambiente”. Per il coordinatore provinciale di Fdi la remota ipotesi di chiudere lo stabilimento rappresenta invece una scelta sbagliata trasformandola  nell’ennesima cattedrale nel deserto, non essendo disponibili i​  fondi per la bonifica di un’area vasta due volte e mezzo la città.​

“Ma per fare questo, è indispensabile unire le voci, remare nella stessa direzione ed evitare posizioni demagogiche che frenano la riconversione, esasperano gli animi e non fanno bene alla città”. – Conclude l’Onorevole Iaia – “​Chiedo dunque a tutte le parti coinvolte di aprire una fase di​  dialogo,​  tutti insieme e di stipulare una intesa per Taranto. Solo con il dialogo si potrà raggiungere una soluzione”.

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