sabato 27 Luglio 24

Puglia, rifiuti: le reazioni della politica

Il M5S invita a collaborare per evitare il ricorso agli impianti privati, mentre FdI stigmatizza la gestione fallimentare

“La sentenza del TAR Lombardia sull’annullamento della delibera ARERA non fa altro che rendere più problematica la gestione dei rifiuti pugliese che era già di per sé tragica”.

Così Francesco Ventola, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, commenta la notizia che di fatto mette in discussione il Piano Rifiuti.

“Si proclama lo smaltimento pubblico – continua Ventola – ma si conferisce agli impianti privati. Ad oggi non risulta aperto nessun impianto pubblico, così come previsto dalla road map illustrata al momento dell’adozione del piano. Tutti privati ai quale si voleva imporre il prezzo. Un’assurdità il cui peso ora ricadrà sulle tasche dei pugliesi costretti a pagare una delle Tari più alte d’Italia. Ancora una volta viene certificato il fallimento delle politiche sui rifiuti del governo Emiliano anche sul piano della gestione amministrativa.”

“Troppo spesso – ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili, del M5S – per questioni campanilistiche è stata osteggiata dalle comunità la realizzazione di impianti che, invece, se realizzati con le migliori tecniche e sottoposti a controlli adeguati, possono essere una opportunità per il territorio, permettendo di ridurre i costi di gestione del servizio e, quindi, i costi in capo ai cittadini”.

Secondo Casili la sentenza del Tar deve essere uno stimolo per fare più in fretta possibile nel dare finalmente attuazione alle previsioni del piano rifiuti: “Non bisogna perdere tempo, dobbiamo intercettare tutte le risorse pubbliche pubbliche a disposizione.  Per evitare il perenne ricorso agli impianti privati dobbiamo avviare una seria collaborazione a tutti i livelli istituzionali. Bisogna superare conflitti territoriali e strumentalizzazioni politiche che stanno rischiando di creare incertezze e rallentamenti. Solo in questo modo potremo essere in grado di garantire tariffe adeguate e un efficiente servizio ai cittadini sui quali oggi ricadono costi eccessivi ed inefficienze. Ora contiamo che la Regione Puglia,  insieme alle altre regioni, riesca ad individuare una soluzione transitoria sulla quale ovviamente non dobbiamo cullarci. Apriamo una volta per tutte un percorso virtuoso, che impegni prima di tutto i comuni, per realizzare finalmente tutti gli impianti pubblici indispensabili a chiudere il ciclo nel rispetto dei principi dell’economia circolare”.

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