mercoledì 2 Aprile 25

Comitato “Io amo gli asili nido”: dubbi e incertezze sull’esternalizzazione del servizio

“Premesso che non riusciamo a capire quali siano le criticità, ci chiediamo se l’Amministrazione abbia preso in considerazione alternative che non siano l’esternalizzazione dei nidi per risolvere altri suoi problemi finanziari”

“Oggi, a seguito dell’incontro tra il Sindaco e i rappresentanti sindacali sulla questione dell’esternalizzazione dei nidi comunali di Taranto e con riferimento alla nota pubblicata dall’amministrazione comunale, riteniamo fondamentale fermarci a riflettere su alcuni aspetti cruciali che emergono da questa vicenda.” Così in una nota gli esponenti del Comitato Io amo gli asili nido comunali Taranto.

“La mancanza di un dialogo preventivo e la decisione di affrontare la questione solo in un secondo momento sollevano perplessità. La scelta in discussione riguarda un servizio fondamentale per molte famiglie tarantine, che (per inciso) contribuiscono in misura considerevole, col versamento di quote mensili molto alte, a coprire i costi di gestione del servizio. – Sottolineano – Forte è la preoccupazione per la tenuta della qualità di un servizio rivolto alle bambine e ai bambini nell’età più tenera e recettiva. Altrettanto per la perdita di professionalità delle educatrici impegnate. La nostra amministrazione, da quanto è scaturito dall’incontro di ieri, non sembra voglia neanche prendere in considerazione questi aspetti.

Sono stati sollevati, già nel corso della discussione in consiglio comunale, e in seguito da alcune forze sindacali, motivi di illegittimità, procedurali del provvedimento, che potrebbero portare all’annullamento dello stesso. – Prosegue la nota – Fra gli altri, il non rispetto della tempistica nella consegna degli atti ai consiglieri, la condotta antisindacale e il conflitto di interessi. A proposito di quest’ultimo vogliamo ricordare che è stata già avviata una procedura di ricorso alla Commissione di Garanzia, e si resta in attesa del giudizio. L’apparente apertura al confronto (da quello che si può capire,  solo rispetto ai modi e ai tempi di ricollocazione del personale attualmente impegnato nei nidi) potrebbe celare in realtà un’aspirazione a lasciar cadere nel vuoto le cause di illegittimità a cui si è fatto riferimento?

Un altro punto oscuro riguarda il legame tra i lavoratori della Multiservizi e i nidi comunali. – Evidenziano i rappresentanti del comitato – Cosa implica questa connessione, e come influisce sulla decisione di esternalizzare il servizio? Se l’Amministrazione ha in mente di coinvolgere la Multiservizi, ci chiediamo in che modo ciò risponda realmente agli interessi dei bambini, delle famiglie e degli educatori, piuttosto che a logiche interne. Non vorremmo comunque che i 160 lavoratori e lavoratrici di cui si parla fossero a carico del bilancio dei nidi.

Premesso che non riusciamo a capire quali siano le criticità del servizio dei nidi, sappiamo che mai come in questo momento (forse non per molto) ci sono almeno 5 diverse fonti di finanziamento per i nidi, inquadrati nel sistema integrato di educazione e istruzione 0-6.  – Affermano – Ci chiediamo se l’Amministrazione abbia preso in considerazione alternative che non siano l’esternalizzazione dei nidi per risolvere altri suoi problemi finanziari? È stato esaminato a fondo lo stato dei bilanci, dei conti e dei finanziamenti specifici per i nidi stessi, ma anche per altri servizi? La vera domanda è: e se paradossalmente la soluzione fosse l’internalizzazione di tutti i servizi?

Restiamo in attesa di risposte chiare e concrete, – concludono – e ci auguriamo che la vicenda venga affrontata con la serietà che merita, senza che si perda di vista l’obiettivo principale: garantire un futuro migliore ai nostri bambini.”

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