di Francesca Leoci
Arrabbiate. Infelici. Incattivite da una società che non le apprezza per ciò che sono. Queste le adolescenti di oggi che desiderano rifarsi il seno in età precoce
Fino a dieci anni fa, raggiungere la maggiore età significava principalmente ottenere molti privilegi del mondo adulto. Prima di entrare in questa nuova fase, era consuetudine esprimere un desiderio speciale per celebrare l’importante traguardo. Oltre a oggetti costosi, gli adolescenti spesso desideravano un viaggio come regalo per i 18 anni. Insomma, un’esperienza da vivere in autonomia. Oggi invece, molte giovani donne sembrano desiderare un cambiamento fisico, cercando di conformarsi a modelli estetici stereotipati, spesso irrealistici, che minano la loro autostima.
Arrabbiate. Infelici. Incattivite da una società che non le apprezza per ciò che sono. Ed è così che molte neo-diciottenni dell’era moderna si ritrovano a chiedere ai propri genitori un intervento di mastoplastica additiva come regalo. Talvolta, sono le stesse madri a incoraggiare questa scelta drastica. Nonché futile e rischiosa.
A lanciare l’allarme sono gli stessi esperti del settore, di fronte alla crescita di richieste di chirurgia estetica al seno. “La medicina non deve diventare una moda dettata dai social”, afferma Emanuele Bartoletti, presidente della SIME, la Società Italiana di Medicina Estetica.
Secondo i dati del Registro Nazionale delle Protesi Mammarie, l’1% delle donne che si sottopone all’intervento ha meno di 20 anni. Inoltre l’anno scorso hashtag come #rinofiller hanno superato i 71 milioni di visualizzazioni, evidenziando la tossica propaganda sui social che trasforma la società in una folla irrequieta di insicuri. È proprio il desiderio di conformarsi ai canoni estetici del momento, la principale causa di questa scelta.
Questa moda pericolosa per la salute potrebbe essere evitata se si permettesse al corpo di seguire il suo naturale percorso di crescita. Una decisione affrettata sulla mastoplastica additiva in giovane età, inoltre, richiede spesso ulteriori interventi per poi riuscire a riadattare il seno. “Non solo serve un cambiamento culturale, una maggiore attenzione all’essere rispetto all’apparire e la valorizzazione della persona nel suo insieme e nella sua peculiare individualità invece della creazione di cloni impersonali. Ma anche una valutazione della componente psichica prima dell’intervento”, dichiara l’esperto.