Al termine della riunione al Mimit le istituzioni tarantine hanno esposto le loro perplessità. Il Primo cittadino: “Non sono particolarmente confortato. Ho prima bisogno di vedere i fatti, di vedere quello che succede”
“Non sono particolarmente confortato. Ho prima bisogno di vedere i fatti, di vedere quello che succede”. Lo ha detto il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, all’uscita del Mimit dopo il confronto sull’ex Ilva di Taranto presieduto dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso. Prosegue: “Ci hanno detto che ci sarà il revamping dell’altoforno 2, ci hanno detto che ci sono 14-15 nuovi progetti per il territorio, di cui abbiamo visto le linee generali in maniera sommaria. Dobbiamo approfondire ma, ripeto, non sono particolarmente confortato”, ha rilevato il sindaco. “Seppure posso essere più sereno sulla dichiarazione che un soggetto pubblico si incaricherà di portare avanti la decarbonizzazione della fabbrica – ha aggiunto Bitetti – è ovvio che siamo solo davanti ad una dichiarazione. Non voglio essere polemico, né metterla in dubbio, ma è chiaro che dobbiamo seguire l’iter e capire come va il tutto. Questo riguarda il processo di decarbonizzazione. Ma questo processo inevitabilmente porterà ad una contrazione dei posti di lavoro e per compensare il delta occupazionale, serviranno altri investimenti che il Governo deve favorire. Noi abbiamo da fare investimenti che riguardano le attività produttive, l’ambiente, l’università e la ricerca. Non c’é stato per ora modo di approfondire la nostra istanza di creare un Tavolo Taranto con più ministeri perché il ministro Urso é stato chiamato ad un incontro a Palazzo Chigi e quindi diciamo – ha concluso il sindaco di Taranto – che sì, vanno bene le attività produttive, e quindi il ruolo del Mimit, ma diventa indispensabile la partecipazione di almeno altri tre ministeri: Ambiente, Lavoro e Università e ricerca”.
Anche il presidente della provincia ionica, Gianfranco Palmisano, era presente al vertice insieme al sindaco di Statte Fabio Spada, e al governatore della Regione Puglia Michele Emiliano. Palmisano, a margine dell’incontro, ha spiegato che il risultato ottenuto è “l’impegno sulla decarbonizzazione, sulla ripresa operativa dell’altoforno 2” così come “il non aumento della cassa integrazione”.
E aggiunge: “Abbiamo detto che pur prendendo atto di tutto ciò, e sono anche cose che in questi giorni erano state dette, per noi, resta comunque indispensabile il tavolo unico. E’ necessaria una discussione complessiva e senza frammentazioni sull’ex Ilva. Non ci hanno invece dato alcun aggiornamento particolare o nuovo sulla gara in corso per la vendita dell’ex Ilva. Ci hanno poi esposto i potenziali progetti e i possibili interessi imprenditoriali che potrebbero attivarsi su Taranto. Questo – continua il presidente della provincia – é stato anche un momento delicato della riunione, anche perché andato via il ministro Urso, ci siamo confrontati con la sua struttura. Al momento non abbiamo elementi per esprimere un giudizio su questi progetti. Siamo ancora allo stato embrionale, alle primissime battute. Occorrerà quindi lavorare molto, approfondire, esaminare tutto per bene e capire quanti di questi progetti possono trasformarsi da potenzialità in opportunità concrete”. (AGI)


