Il patron dell’ ex Ilva e l’ ex direttore del siderurgico di Taranto, Luigi Capogrosso condannati per i danni causati dall’ inquinamento della fabbrica
Lo conferma la Corte d’ Appello di Lecce,sezione di Taranto nella sentenza del processo civile.Sono stati disposti una serie di risarcimenti nei confronti del Comune di Taranto e delle aziende comunali di Amat e Amiu.
La sentenza in primo grado era stata impugnata da entrambi nel 2022. Gli aveva condannati ai risarcimenti riconoscendo “la responsabilità di questi ultimi per il verificarsi delle emissioni illecite ed inquinanti di polveri prodotte, nel periodo compreso tra il 1995 ed il 2014, dallo stabilimento siderurgico Ilva di Taranto”.
La nuova sentenza di oggi dispone che Riva e Capogrosso, “in via solidale”, risarciscano il Comune di Taranto di 18 milioni di euro “a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale all’immagine, alla reputazione e all’identità storica e culturale della città di Taranto”. Tra questi danni il Comune ha ottenuto risarcimenti per il “danno materiale subito dal patrimonio immobiliare comunale, ubicato nei quartieri Città Vecchia e Paolo VI”; “ristoro delle spese sopportate per i lavori di manutenzione straordinaria eseguiti sulle coperture dei padiglioni della scuola Gabelli” nel rione Tamburi; per il “danno materiale subito dalle strutture scolastiche dei quartieri Città Vecchia e Paolo VI”; per “danno da pulizia straordinaria di pozzetti e tubazioni ed installazione di un nuovo impianto di raccolta e drenaggio delle acque meteoriche del cimitero di San Brunone”.


