sabato 27 Luglio 24

Ex Ilva, Melucci: “Il ministro Urso ci dica cosa ne è stato dell’accordo di programma”

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, attacca il Governo Meloni: “In poco meno di un anno record vergognoso di obiettivi mancati per la nostra città”

“La città di Taranto e ogni contribuente italiano meritano di sapere subito dal ministro Adolfo Urso cosa ne è stato delle ingenti risorse pubbliche impegnate quest’anno per Acciaierie d’Italia e che avrebbero dovuto sostenere l’aumento di quote e di controllo da parte dello Stato nello stabilimento siderurgico ionico. Ci dica, infatti, a cosa è dovuta questa improvvisa accondiscendenza verso l’atteggiamento di un privato come ArcelorMittal, che ha dimostrato sin qui di essere interessato solo a speculare sull’acciaio italiano, che solo altrove sta investendo nella transizione tecnologica, che continuamente crea danni incalcolabili al sistema economico, al mondo del lavoro e alla qualità della vita tarantini”.

Con queste parole il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, interviene sulla drmmatica situazione in cui versa la fabbrica siderurgica tarantina, a poca distanza dallo sciopero di 24 ore indetto dalle sigle sindacali e dall’incontro svoltosi a Palazzo Chigi tra la delegazione governativa e le rappresentanze nazionali dei sindacati metalmeccanici.

“Viene da ridere amaramente – commenta Melucci – quando si pensi che per vicende utili al ristoro e ad un futuro alternativo della città di Taranto, per esempio i Giochi del Mediterraneo, ancora non si vedono all’orizzonte le risorse autorizzate, né l’adeguamento della provvista promesso dal suo collega di Governo, Raffaele Fitto”.

“E in ultimo – continua il primo cittadino – ma forse si tratta dell’argomento più importante di tutti, il ministro Urso deve cortesemente prendersi la responsabilità morale e istituzionale di spiegare chiaramente ai cittadini ionici e pugliesi cosa ne è stato dell’accordo di programma sulla prospettiva dell’ex Ilva, dopo che ce lo aveva garantito, dopo che l’altro suo collega dell’esecutivo nazionale, Gilberto Pichetto Fratin, ha distorto i fondi del Pnrr, dopo che l’Italia è stata già condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo sul punto, dopo le novità normative intervenute in ambito europeo. E si potrebbe continuare con un bel filotto di obiettivi per Taranto già mancati dal Governo Meloni a poco meno di un anno dal suo insediamento, un record vergognoso”.

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