Due grandi progetti di ristrutturazione sono al centro dell’attenzione mentre la città si avvia verso i Giochi del Mediterraneo 2026
Sei aziende leader nel settore edile sono attualmente in lizza per aggiudicarsi due importanti progetti di ristrutturazione a Taranto, in vista dei prossimi Giochi del Mediterraneo: il restyling dello Stadio Erasmo Iacovone e la trasformazione del PalaRicciardi in un centro polivalente con pista di atletica leggera per le competizioni indoor.
Le imprese candidate includono: Consorzio ITM Salerno, Matarrese SPA Bari, CN Costruzioni Generali SPA Modugno (Ba), Ferraro SPA Roma, Consorzio Stabile Build scarl. Roma, Consorzio Stabile Artemide Roma.
Una commissione appositamente insediata valuterà le proposte ricevuto per determinare, entro la prossima settimana, quale tra queste aziende sarà selezionata per eseguire i lavori. Intanto, il 15 novembre, inizieranno le operazioni di demolizione della parte inferiore dello Stadio Iacovone. Questo consentirà di avviare il progetto di modernizzazione dello stadio, mantenendo temporaneamente in uso gli spogliatoi sotto la Curva Nord per permettere al Taranto calcio di continuare a disputare le partite casalinghe del campionato di Lega Pro.
Parallelamente, Ferraro costruzioni è impegnata nei lavori di recinzione e bonifica presso la Torre d’Ayala per la costruzione del nuovo Stadio del nuoto — simbolo dei Giochi — che includerà due piscine olimpiche da 50 metri.
Il secondo masterplan include altri progetti significativi a Taranto e nei dintorni, come la realizzazione del Centro sportivo Magna Grecia, l’ampliamento del Parco urbano sportivo al rione Salinella, e la ristrutturazione di sette palestre in altrettanti istituti scolastici. Inoltre, sono previsti lavori di ristrutturazione per diversi impianti sportivi nella provincia, tra cui il palazzetto dello sport a Sava e a Pulsano, oltre che interventi allo Stadio Italia di Massafra e nei palazzetti dello sport di San Giorgio Jonico e Grottaglie.
A breve si riunirà anche il comitato organizzatore per coordinare la rete di assistenza sanitaria durante i giochi e definire ulteriori dettagli del progetto, sostenuti da un finanziamento di 25 milioni di euro previsto dalla legge di bilancio dello Stato, destinato a coprire le necessità di ospitalità, comunicazione e altre esigenze organizzative.