Dovrebbe contemplare una dotazione finanziaria pari a 54 milioni di euro e, invece, a due anni esatti dall’avvio della manifestazione il piatto piange. Come organizzi il villaggio olimpionico? Come predisponi i trasporti? La logistica? Servirà reperire queste risorse entro Natale, non oltre
Il piatto piange. No tengo dinero, cantavano i Righeira. Contiene documenti il portafoglio, molte carte, ma non moneta contante. Il Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo, a circa due anni dall’avvio dell’importante evento internazionale, non ha neanche un centesimo in cassa. Avrebbe dovuto contare invece, da tempo, su dotazioni finanziarie pari ad un valore di circa 45 milioni di euro. Altrimenti come predisponi il villaggio olimpionico, come firmi i contratti con i professionisti che a vario titolo comporranno la macchina organizzativa, come avvii i trasporti, come dai un senso compiuto alla logistica?
Ma chi dovrebbe mettere questi soldi? Il Governo, in primis. Poi gli enti locali (Regione e Comune). Si è in ritardo, in fortissimo ritardo. Se entro Natale non dovessero esserci segnali sotto questo punto di vista, i Giochi rischierebbero di saltare. Contempli gli impianti, alla fine, le infrastrutture, non avendo tutto il resto. Un’assurdità unica. E’ l’ennesimo articolo che noi di CosmoPolis scriviamo sull’argomento. Ne scriveremo altri, e altri ancora, non sottraendoci alle nostre responsabilità di sensibilizzatori civici. Tutto diventa maledettamente complicato alle nostre latitudini. Anche ciò che non dovrebbe esserlo. Perché mai, poi?