Multe, sequestro di pesce avariato e di attrezzi da pesca illegali, ma anche la chiusura di un esercizio commerciale che vendeva prodotti ittici in cattivo stato di conservazione
Duro colpo alla pesca illegale inflitto dai militari della Guardia costiera di Taranto che, nell’ambito della maxi operazione denominata “Senza Traccia” che ha permesso di setacciare l’intero territorio di giurisdizione, sia via mare che via terra.
Le decine e decine di controlli effettuati nei confronti di pescherecci, diportisti, pescherie e ristoranti, finalizzati alla tutela del consumatore finale, si sono intensificati a ridosso delle festività natalizie, periodo in cui, con il tradizionale aumento dei consumi di prodotti ittici, notoriamente si moltiplica il rischio di frodi in commercio e di illeciti a danno del consumatore.
Nel solo mese di dicembre, infatti, la Guardia costiera di Taranto ha elevato sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 14.000 euro nei confronti di pescatori professionisti e non, a cui sono stati sequestrati anche gli attrezzi da pesca illegali, tra cui bombole di ossigeno e reti da pesca, per un totale di oltre 2 chilometri e mezzo. Tra gli attrezzi illegali sequestrati anche reti a sciabica utilizzate per la pesca illecita del novellame di sarda.
Sono stati sanzionati anche diversi esercizi commerciali per la violazione delle norme sulla tracciabilità, con conseguente sequestro di prodotto ittico per un ammontare di 125 chilogrammi. Da ultimo, è stata disposta la chiusura di un esercizio commerciale per la vendita di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione e potenzialmente nocivo per la salute pubblica, con contestuale denuncia dell’esercente all’Autorità giudiziaria.