Commenta i dati forniti da Inail Puglia, Carlo Martino. “Serve intervenire, di più e meglio, sugli aspetti culturali. Farlo ricercando un approccio concertativo tra associazioni datoriali e sigle sindacali”
“I dati elaborati da Inail Puglia, l’altro ieri, devono rappresentare un monito per tutti noi. Per l’imprenditoria, per la politica, per i sindacati”. I dati ai quali fa riferimento Carlo Martino, presidente regionale di Confapi, sono quelli inerenti gli infortuni mortali sui luoghi di lavoro. Da gennaio a luglio di quest’anno, infatti, si è registrato un incremento (+ 11,76%) rispetto al 2024. Nello specifico, in Puglia sono state 16.391 le denunce d’infortunio sul lavoro presentate: lo 0,37% in più rispetto allo scorso anno. “Dice bene il direttore generale di Inail, Giuseppe Gigante, quando afferma come il fenomeno infortunistico sia legato a fattori diversi, molto complessi tra di loro. Che attengono aspetti economici, giuridici, economici e culturali”, argomenta Martino.
“Lodevole l’iniziativa, sempre di Inail, di presentare un avviso pubblico che, per il 2025, mette a disposizione 200 mila euro a sostegno della salute e della sicurezza sui posti di lavoro”. Servono iniziative come queste. “Serve – conclude il numero uno di Confapi Puglia – promuovere sempre più, e sempre meglio, la cultura della sicurezza. Farlo assieme, ricercando la concertazione tra associazioni datoriali e sigle sindacali. In una cornice normativa che faciliti tale percorso, invece che ostacolarla con inutili rigidità burocratiche”.


