mercoledì 6 Novembre 24

Moscati, da oggi il servizio di Medicina nucleare sarà attivo anche nei fine settimana

L’obiettivo della direzione strategica è ridurre i tempi di attesa per l’esame PET-CT, fondamentale nei pazienti oncologici

Come fortemente voluto dalla Direzione Strategica, a partire da oggi, sabato 21 gennaio, il servizio di Medicina Nucleare/PET-CT, situato presso Ospedale San Giuseppe Moscati, sarà attivo anche nei fine settimana, al fine di ridurre i tempi di attesa dei pazienti oncologici che devono eseguire PET/CT.

In tal modo sarà possibile fornire all’utenza un ulteriore servizio, riducendo i tempi di attesa per un esame diventato fondamentale nella valutazione dello stato della malattia oncologica, strumento indispensabile per valutare il corretto management del paziente oncologico, nella stadiazione, nella ristadiazione della malattia e nella valutazione dell’effetto della terapia.

Al fine di venire incontro a tali esigenze, la Direzione Strategica aveva già attivato dallo scorso novembre il servizio PET/CT nelle ore pomeridiane infrasettimanali, consentendo una importante riduzione dei tempi medi di attesa che sono passati da circa 70 giorni ai 30 giorni attuali, con la possibilità di poter inserire gli esami più urgenti in massimo 10 giorni.

L’attivazione del servizio anche nei fine settimana consentirà una ulteriore riduzione dei tempi di attesa, consentendo all’utenza di restare sul proprio territorio, riducendo significativamente la mobilità passiva verso centri di altre regioni; in tal modo saranno utilizzate a pieno regime le due moderne e sofisticate apparecchiature PET/CT che sono presenti nella nostra ASL.

In tale ottica di servizi al cittadino, inoltre, a partire dal mese di febbraio 2023, la Direzione Strategica avvierà anche nei fine settimana il servizio di medicina nucleare sito presso il Santissima Annunziata al fine di ridurre le liste di attesa dei pazienti che devono eseguire scintigrafia miocardica da sforzo ed a riposo, che è un esame diagnostico a basso rischio e minimamente invasivo, che permette uno studio della funzionalità cardiaca ed è richiesta nei pazienti che presentano una sospetta cardiopatia ischemica.

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