Si decidono questo pomeriggio, alle 16, le sorti dell’amministrazione Melucci: dopo mesi di confusione e incertezza, i consiglieri comunali saranno chiamati ad decidere una volta per tutte da che parte stare
E’ il giorno della resa dei conti per il mondo politico tarantino: nella seduta del Consiglio comunale prevista per questo pomeriggio, alle 16, si decideranno le sorti dell’amministrazione Melucci, ma non solo.
Attraverso la votazione della mozione di sfiducia, tramite appello nominale, infatti, ciascun consigliere sarà chiamato a decidere in maniera definitiva da che parte stare.
Dopo mesi di passaggi dai banchi dell’opposizione a quelli di maggioranza (e viceversa) e di cambi di partito, l’intero Consiglio comunale dovrà assumere una posizione chiara e univoca.
La mozione di sfiducia è stata firmata da tredici consiglieri: Massimo Battista (Una città per cambiare) e Luigi Abbate di Taranto senza Ilva, che l’hanno presentata, Francesco Battista (Lega), Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano (Fratelli d’Italia), Massimiliano Di Cuia (Forza Italia), Francesco Cosa, Walter Musillo e Cosimo Festinante (Svolta Liberale) , Antonio Lenti (Europa Verde), Vincenzo Di Gregorio e Lucio Lonoce (PD), Gianni Liviano (gruppo misto). Dati per certi anche Mario Odone (M5S) e Luca Contrario (UNa Strada diversa).
All’appello per mandare a casa l’attuale sindaco ne mancherebbero dunque due: al momento sembrerebbe incerto il voto dei consiglieri di CON, Piero Bitetti e Stefania Fornaro, sui quali ci sarebbe un notevole pressing sia da parte del movimento emilianista per schierarsi contro Melucci, che da parte dello stesso primo cittadino che vorrebbe tirarseli nell’attuale maggioranza.
Chiamato diverse volte ad esprimere la sua posizione in merito da alcuni consiglieri d’opposizione durante le sedute del Consiglio comunale delle scorse settimane, Bitetti non ha mai esplicitato il proprio orientamento, cercando di conservare una posizione supra partes in quanto presidente della massima assise cittadina.
Il momento della verità, però, è giunto e non sarà più possibile tirarsi indietro. Certo è che se la riunione di oggi non dovesse essere decisiva per mancanza di numero legale, ci si avvicinerebbe pericolosamente alla data del 24 febbraio, oltre la quale cadrebbe l’ipotesi delle elezioni e si andrebbe ad un lungo commissariamento.
CosmoPolis seguirà in diretta streaming sui canali social questo momento delicato delle sorti amministrative tarantine, all’esterno di Palazzo di Città, per commentare in tempo reale quello che accadrà.