venerdì 9 Maggio 25

Nidi comunali di Taranto: confermata la gestione pubblica, si guarda al futuro

La gestione diretta dei servizi pubblici apre nuove prospettive sull’educazione a Taranto. Un passo verso il consolidamento della qualità del servizio e la realizzazione del Sistema Integrato di Educazione e Istruzione 0-6

I nidi comunali di Taranto rimarranno a gestione diretta. La decisione è stata presa durante il Consiglio comunale di martedì, aprendo nuove prospettive per il futuro dell’educazione della prima infanzia in città.

“Vogliamo sperare che sia l’inizio di una nuova era per la nostra amministrazione comunale”, commenta Linda Boccuzzi, referente regionale del gruppo nazionale Nidi e infanzia Puglia, che auspica un maggiore dialogo e confronto nelle future scelte di pubblico interesse. Pur notando l’assenza del sindaco durante il Consiglio monotematico, la Boccuzzi interpreta il cambio di rotta come “un decisivo segnale di apertura nell’interesse soprattutto dei più piccoli”.

La conferma della gestione pubblica riguarderà non solo i nove nidi esistenti ma anche i due di prossima apertura. Tuttavia, secondo la referente regionale, questo è solo l’inizio: “Dobbiamo essere consapevoli che da oggi si dovrà lavorare con più convinzione per consolidare e rilanciare la qualità del servizio”.

L’obiettivo ora è la realizzazione del Sistema Integrato di Educazione e Istruzione 0-6, come previsto dalla legge 107 del 2015 e dal decreto attuativo n. 65 del 2017. Boccuzzi sottolinea l’importanza dei coordinamenti pedagogici dei servizi, evidenziando la necessità di assumere figure professionali qualificate nel rispetto dei requisiti di legge.

“La formazione dei coordinamenti è un’operazione complessa che va affrontata con sensibilità pedagogica e competenze specialistiche”, precisa la Boccuzzi, suggerendo la collaborazione con università e associazioni esperte del settore per evitare improvvisazioni che potrebbero compromettere la qualità dell’offerta educativa. La referente conclude sottolineando la necessità di rivedere il Regolamento di Gestione dei nidi, ritenendo quello attuale non più in linea con i più recenti riferimenti normativi e pedagogici.

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