La denuncia di Luciano Manna: “sulla nostra pelle continua a cadere veleno”
Alle ore 8:51 di questa mattina un nuovo episodio di slopping è stato segnalato all’interno dell’acciaieria numero 2 della ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia, a Taranto. A denunciarlo è Luciano Manna.
“Sulla nostra pelle cade ancora veleno,” afferma sottolineando come, mentre nelle sedi istituzionali si continua a discutere del futuro dell’impianto e delle sue ricadute, i cittadini di Taranto continuano a subire gli effetti diretti dell’inquinamento
A fare eco alla denuncia di Manna è un passaggio emblematico risalente al 2013, tratto da un interrogatorio reso da Agostino Pastorino, fiduciario della famiglia Riva (gli storici proprietari dell’Ilva), davanti al Gip del Tribunale di Taranto. Pastorino, allora in riferimento all’impianto di Genova, affermava:
“Io ho vissuto a Genova dove non potevamo assolutamente fare nessun, nessunissimo slopping perché ci avrebbero chiuso”.
Una frase che oggi suona come un duro atto d’accusa verso le istituzioni e le autorità di controllo, accusate da più fronti di mantenere un atteggiamento tollerante — se non omissivo — nei confronti dell’impianto di Taranto, a fronte di comportamenti che altrove sarebbero stati sanzionati duramente.


