La norma a firma dell’Esecutivo affronta anche il grave problema delle aggressioni nei confronti del personale sanitario, modificando il codice penale
Il Governo interviene sull’annosa questione delle professioni sanitarie. L’esecutivo infatti, seguendo le indicazioni del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha reso possibile tramite Decreto la libera professione intramoenia per gli infermieri e per tutte le Professioni sanitarie, rimuovendo una norma contenuta nel Testo unico del Pubblico impiego relativa al “vincolo di esclusività” dei Pubblici dipendenti.
“È la prima volta che un Governo interviene con coraggio sul vincolo di esclusività nel settore pubblico – ha commentato il presidente di OPI Taranto Pierpaolo Volpe – si potranno dare delle risposte anche al settore privato – prosegue Volpe – che lamenta ormai da troppo tempo la carenza di infermieri”.
La norma inoltre affronta il grave problema delle aggressioni nei confronti del personale sanitario, modificando il codice penale e il reato che diventerà aggravato con pena fino a 7 anni. Lo stesso sarà procedibile d’ufficio. In tema di Pronto Soccorso infine entro giugno 2023 sarà operativo il fondo destinato all’indennità per medici e infermieri. Gli stipendi quindi verranno ritoccati al “rialzo” sei mesi prima del previsto.
Volpe rilancia infine il tema dl lavoro usurante: “La professione infermieristica è certamente un lavoro usurante in quanto rientrante non solo nelle più ampie “professioni d’aiuto”, – conclude – ma in quelle professioni che assorbono l’intero peso di un sistema al collasso privo di modelli organizzativi efficienti, molto spesso minato dalla grave carenza di personale. Chiedo che il Governo intervenga anche in questa direzione”.