di Emanuela Perrone
Il rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente denuncia che oltre metà degli edifici non ha l’agibilità. Nel capoluogo ionico manutenzione straordinaria completata, ma nessun monitoraggio sull’amianto
Con l’inizio del nuovo anno scolastico, la XXV edizione del rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente fotografa una realtà che continua a destare preoccupazione: oltre il 50% degli edifici italiani non possiede ancora il certificato di agibilità. È un dato che attraversa l’intero Paese, ma che pesa in maniera particolare sul Mezzogiorno, dove le fragilità storiche delle infrastrutture scolastiche si intrecciano a ritardi nella manutenzione.
Tra le principali criticità spicca l’emergenza crollo solai, tra le principali cause di incidenti nelle scuole italiane: a livello nazionale, solo il 31,2% delle scuole ha beneficiato negli ultimi cinque anni di indagini diagnostiche, con una percentuale leggermente più alta al Sud, pari al 36,1%, ma ancora insufficiente se confrontata con la gravità del problema. In questo quadro, Taranto rappresenta un’eccezione parziale: la città, è tra i comuni (gli altri sono Bari, Oristano e Rimini) che negli ultimi 5 anni hanno effettuato interventi di manutenzione straordinaria in tutti gli edifici scolastici di loro competenza. Segnale questo, di una volontà concreta di prevenire incidenti legati al degrado strutturale.
Sul fronte del rischio ambientale indoor emergono lacune significative: Taranto, stando ai dati raccolti da Legambiente, non ha effettuato monitoraggi sulla presenza di amianto nelle scuole, come anche altre città tra cui tra cui Aosta, Cesena, Latina, Lucca, Napoli, Rovigo Vicenza. Su 97 città analizzate, solo 54 hanno fornito dati aggiornati, a dimostrazione di una carenza strutturale nei controlli e di una scarsa attenzione a un pericolo che continua a minacciare la salute pubblica.
Nonostante i fondi stanziati negli ultimi anni per migliorare la sicurezza e favorire indagini diagnostiche, la scuola italiana rimane per molti studenti un luogo in cui la formazione avviene tra edifici vecchi, insicuri e spesso privi delle certificazioni basilari. Il rapporto di Legambiente ricorda che il diritto all’istruzione non può prescindere dal diritto a studiare in ambienti sani e sicuri, una sfida che riguarda l’intero Paese ma che al Sud, e a Taranto, diventa ancora più urgente.