Colpo di scena nell’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo. A novembre, cioè adesso, si sarebbe dovuto appaltare l’importante opera pubblica ma ci si accorge che non esiste alcun progetto definitivo per questa fondamentale infrastruttura. Ferarrese corre ai ripari, incontrerà la Federazione Italiana Nuoto (assieme al Coni e al Comitato internazionele) lunedì prossimo per informarli dei fatti. Difficile a questo punto, quasi impossibile, che si trovi una soluzione
Taranto non avrà lo stadio del Nuoto per i Giochi del Mediterraneo. Perdiamo un’altra fondamentale infrastruttura ancor prima che l’evento sportivo del 2026 abbia inizio. C’impoveriamo nella speranza recondita di divenire ricchi. Non esiste, non è mai esistito, alcun progetto definitivo (tecnicamente si chiama PFTE, ndr) per questo tipo d’impianto, nonostante il Comune di Taranto lo avesse inserito nel cronoprogramma consegnato al commissario Ferarrese. Nonostante si andasse ripetendo nelle riunioni ufficiali del Comitato, negli incontri con lo stesso commissario, nelle sortite pubbliche, che tutto fosse pronto. Che tutto fosse a posto. E che i lavori si sarebbero appaltati entro novembre di quest’anno. Cioè: adesso. L’Agenzia regionale Asset non ha prodotto, in oltre quattro anni di attività, non un progetto definitivo, ma uno stralcio che ricordi alla lontana un progetto di edilizia pubblica. Con il silenzio gravissimo, in tutto questo tempo, della struttura comunale. Sottacere la verità non serve nella vita. Mai. Specie, poi, quando hai gli occhi della comunità internazionale puntati addosso.
Cosa fare adesso? Esiste uno spazio per rimediare a questa ulteriore prova di cattiva gestione amministrativa, d’inadeguatezza politica di Melucci&company? Difficile. Quasi impossibile (bisognerebbe attrezzarsi per i miracoli). Ferrarese corre ai ripari. Lunedì prossimo incontrerà la Federazione Italiana Nuoto, il Coni e il Comitato internazionale dei Giochi. Metterà loro al corrente di questa verità sottaciuta. A lui, in primis. E alla città tutta. Senza lo Stadio del Nuoto, Taranto non potrà ospitare le discipline e gli sport di acqua. Fatto gravissimo per una manifestazione che si chiama Giochi del Mediterraneo. Che ha nel mare l’aspetto simbolico, identitario, di questo specifico evento internazionale. Peccato. Tanti anni fa in un Consiglio comunale di Taranto un assessore socialista, credo si trattasse di Filippo Di Lorenzo, disse: “Questi sono i pupazzi; e con questi dobbiamo allestire il presepe”. Mai affermazione fu più indovinata. E profetica.